Aldo Bianchini
SALERNO – Per concludere il ragionamento sull’alta velocità sono ritornato nello studio dell’ avv. Gaspare Russo (notissimo personaggio politico degli anni che vanno dai ’60 ai ’90, già sindaco di Salerno, presidente della Regione Campania, presidente della CCIAA e consigliere nazionale delle FF.SS.).
Presidente eravamo rimasti a Battipaglia ed alle sue aspettative di una fermata dell’alta velocità. Qual è la situazione reale ?
- In un servizio apparso su Il Mattino del 14 marzo scorso, a firma di Marco Di Bello, titolato “Paradosso Freccia Rossa: fermata fantasma a Battipaglia”, il giornalista Di Bello scrive: “Il Freccia Rossa ferma a Battipaglia, ma non effettua la fermata a Battipaglia. E’ un paradosso. Analogamente l’ex candidato a sindaco di Battipaglia Vincenzo Inverso ha diffuso l’immagine del treno veloce diretto a Salerno, da dove, poco dopo sarebbe poi partito alla volta di Battipaglia. Si tratta del Freccia Rossa 9418, che ogni mattina alle ore 8.41 parte dalla stazione di Salerno per Milano. Il treno prima della partenza da Salerno attende nella stazione di Battipaglia, dove staziona. Una situazione paradossale: I passeggeri provenienti da Battipaglia da altre località hanno un biglietto per l’alta velocità fino a Milano non possono prendere questo treno, ma devono prendere un treno locale per raggiungere Salerno. Chiamare una situazione del genere paradossale è un complimento. Questa situazione è stata denunciata dall’ex consigliere regionale Cucco Petrone, il quale ha proposto al sindaco di Battipaglia Cecilia Francese un’azione di disobbedienza civile, invitandola a presentarsi in stazione con la giunta comunale, a salire sul treno fino a Salerno anche senza biglietto. Un’azione di protesta vera e propria, di “disobbedienza civile”; sulla stessa linea è intervenuto anche l’ex candidato a sindaco di Battipaglia, Vincenzo Inverso”.
Molto bella la storia raccontata, ma è successo qualcosa o sono soltanto chiacchiere ?
- Se è successo qualcosa, vale a dire qualche iniziativa per superare questa paradossale situazione non è noto. Non solo è silente il sindaco di Battipaglia, ma è silente anche tutto il mondo politico locale e non locale.
Perché il mondo politico è silente, perché non conosce i fatti o perché non riesce ad interloquire con Trenitalia ?
- I fatti sono noti, di dominio pubblico, La problematica intorno alla fermata di Battipaglia sulla quale si affanna il sindaco Francese è orientata nei rapporti nei confronti della Regione e di Trenitalia, alla pretesa di quest’ultima di un contributo di 500mila euro con una disponibilità della Regione a finanziare il servizio fino ad un massimo di 200mila euro. Una pretesa da parte di Trenitalia che fa finta di ignorare tutti i precedenti, le decisioni assunte in passato dal Parlamento, dal Ministero dei Trasporti e dall’Ente ferrovie dello Stato (l’alta velocità doveva partire da Milano per finire a Battipaglia dopo aver baipassato Napoli e Salerno con una nuova linea ferrata dal casertano attraverso la valle dell’Irno fino alla piana del Sele, con raccordi speciali per le città di Napoli e Salerno; si è fermata invece ad Afragola). A mio avviso le pretese di Trenitalia sono assurde e non si può buttare alle ortiche tutto , passato. Afferma Umberto Eco che senza la conoscenza del passato, non c’è futuro.
Presidente, quindi ci ritroviamo sempre con l’antico ritornello dell’inefficienza della politica rispetto ai problemi reali del Paese, e questo anche al di là dello specifico episodio di Battipaglia ?
- Purtroppo si, il quadro non promette niente di buono; la politica, i politici, quelli di ieri, ma anche quelli di oggi appaiono desolatamente assenti dai problemi reali. L’assenza dovrebbe preoccupare l’opinione pubblica e soprattutto le forze politiche che governano la realtà e per non fare nomi e cognomi il Partito Democratico, Forza Italia, Lega, e il Mov. 5 Stelle.
Ma come si fa a dimenticare che l’accordo del 1985 prevedeva che l’alta velocità nascesse a Milano (come è stato) e finisse a Battipaglia (come non è stato); qui davvero siamo di fronte alla negazione dell’evidenza ?
- L’evidenza ci dice che in questi periodi, sotto la spinta della Lega, l’alta velocità viene e verrà realizzata nelle regioni del nord a raggiera. Al sud l’alta velocità si ferma ad Afragola e tutta la sarabanda dei treni ad alta velocità da Afragola a Sapri non è niente di più e niente di meno che l’utilizzo dei treni ad alta velocità sulle vecchie linee ferroviarie dove viaggiano a velocità normale e compatibile con i piccoli binari. Nella regione Campania non è previsto nessun finanziamento per la realizzazione delle nuove linee ad alta velocità. L’uso dei treni ad alta velocità sulle vecchie linee da Afragola a Sapri non ha niente a che vedere con l’alta velocità. E’ fumo. L’epoca attuale è caratterizzata dall’apparenza, e andrebbe anche bene se contemporaneamente ci fossero azioni per realizzare le nuove linee ad alta velocità.
Per chiudere il discorso, Lei presidente cosa consiglia alla sindaca di Battipaglia ?
- Di non lasciarsi imbottigliare da una falsa problematica, ma di pretendere il rispetto delle decisioni del passato.