da Franco Poeta
(portavoce Banca Campania Centro)
BATTIPAGLIA – A due mesi da quello che sarà il bicentenario dell’ingresso del quadro di Colei che sarebbe divenuta la Patrona di Battipaglia, e dopo lunghe ricerche iniziate nel corso delle celebrazioni del centenario della fondazione della Cassa Agraria di Prestiti, l’attuale Banca Campania Centro, e proseguite e concluse dai suoi giovani Soci del Club “Kairòs”, oggi possiamo dire con certezza che una delle copie del Quadro della Madonna della Speranza, realizzate dal pittore napoletano Alessandro Fischetti, è conservata presso il Convento di San Vito a Marigliano.
Il quadro, giunto a Battipaglia il 23 maggio 1819, andò perduto misteriosamente alcuni decenni dopo, ma la devozione della popolazione per quella immagine della Madonna non si spense mai.
Da allora nessuna traccia del quadro o delle altre sue copie che si sapevano essere state dipinte e donate ad alcune parrocchie della regione. Solo le notizie raccolte nel Libro di famiglia dei Franchini che vollero quel quadro nella loro cappella a Battipaglia.
Le ricerche sulla storia di quel quadro sono proseguite negli ultimi anni grazie al lavoro dei giovani del Club Kairòs di Banca Campania Centro, a cui uno di essi, il giornalista Antonio Abate, ha dedicato addirittura la sua Tesi di Laurea.
Grazie alla collaborazione con l’Ufficio Soci, e confrontando e studiando centinaia di fonti storiche, tra le quali anche quelle dello Stimmatino battipagliese, Padre Franco De Crescenzo, e dalla cultrice di storia locale, Silvia Paraggio, si è giunti alla conferma che il Quadro della Madonna della Speranza conservato a Marigliano è una delle copie “gemelle” di quello venerato a Battipaglia e andato perduto.
Il documento rivelatore, ritrovato dai giovani di Kairòs, che conferma tutto ciò, è il “Panegirici Sacri e Sermoni Predicabili del M.R.P.F Giuseppe Arcangelo” stampato a Napoli nel 1832, dove si racconta dell’ingresso a Marigliano, nel giorno di Pasqua del 1819, della “Immagine della Madonna della Speranza, affinché si mantenesse colla dovuta venerazione, fu stabilito che si mettesse in una Cappella dentro la Chiesa di S. Vito de’ Frati Minori Osservanti”. Tutto ciò, viene sempre spiegato in quel testo, “A divozione del Signor D. Michele de Martino, il R.P.F. Pasquale Colella”. Le stesse persone e gli stessi tempi citati a pagina 121 della trascrizione delle Memorie Familiari della Famiglia Franchini.
Della somiglianza del quadro conservato a Marigliano con quello che si ricorda del quadro di Battipaglia, descritto anche sulle Memorie Franchini, si era già a conoscenza, ma nessuno finora, anche nella stessa Marigliano, aveva mai avuto la possibilità di leggere il testo del predicatore di Frattamaggiore e quindi di dare la certezza dell’origine dell’immagine venerata a Marigliano, e che essa è la stessa andata a perduta a Battipaglia.
“Tale scoperta – ha dichiarato il presidente di Banca Campania Centro, Silvio Petrone, rappresenta anche, in minima parte, l’attenzione che Banca Campania Centro, per definizione “banca di comunità”, ha per il territorio di cui è espressione e per le sue radici storiche, sociali e religiose”.