Michele D’Alessio
Domenica pomeriggio 10 marzo, con il raduno delle maschere e dei numerosi carri allegorici nel piazzale Cappuccini e la successiva sfilata per le vie della Città di Lavello (PZ), che termina in Piazza Matteotti con la premiazione delle Maschere e del Domino Rosso, si chiude il lungo periodo carnevalesco Lavellese (iniziato il 17 gennaio). I carri vengono allestiti dalle associazioni locali. Migliaia di persone lungo il percorso ad applaudire e festeggiare le mascherine.
Il carnevale lavellese affonda le sue origini in epoche lontane e coinvolge l’intera comunità, dai bambini agli anziani. Ogni sabato sera si organizzano i cosiddetti Festini, vere e proprie feste di ballo, situate in vari punti del paese,(quest’anno sono stati 10) a cui partecipano famiglie con bambini, giovani coppie, amici di ogni età accomunati dalla voglia di passare un sabato sera all’insegna del sano divertimento. Nel corso della serata, gruppi di giovani mascherati, a turno, giungono alle diverse feste del paese, invitando i partecipanti a ballare insieme. Un evento atteso tutto l’anno che regala a chi vi partecipa il mistero di ballare con persone di cui si ignora l’identità. I più anziani ricordano con nostalgia quando, ai loro tempi, si attendeva con ansia il Carnevale per rivedere la preferita e, grazie all’anonimato della maschera, farsi coraggio e invitarla a ballare; ma ancora oggi molte giovani ragazze nutrono la speranza che sotto la maschera del loro compagno di ballo si celi la persona amata e aspettano con ansia il sabato successivo per danzare insieme ad una nuova festa. In passato queste feste venivano organizzate tra amici e familiari in case piccole e affollate di musica e voci, di anziani a bambini, che aspettavano l’arrivo delle maschere dei Domini. Per i giovani era l’unico momento in cui, avvolti dall’abito rosso della maschera del Domino, si poteva ballare con le innamorate di nascosto dai genitori.
Gli elementi tangibili riconducibile alla nascita dell’evento consistono nei costumi tipici della tradizione carnevalesca lavellese ( ‘domini’ ) e nei luoghi di svolgimento, che all’origine, erano le case private prevalentemente concentrate nel centro storico. Il colore del Domino è rosso come l’amore e la passione. La maschera è il protagonista del Carnevale e simboleggia romanticismo e galanteria. Durante il Carnevale, travestirsi da Domino annulla il ceto sociale, i cittadini sono tutti uguali.
Nel periodo di Carnevale le strade di Lavello, si animano di musica e balli. Gruppi di uomini e donne, mascherati e allegri percorrono le strade larghe e illuminate del paese nuovo, o strette ed intime del cuore del Pescarello, in cerca di festini. Il Carnevale si conclude, il sabato successivo al Mercoledì delle Ceneri con il sabato della Pignata!
Questo spirito si conserva ancora oggi. Nei festini si respira un clima di famiglia allargata e si sente il profumo dei piatti tradizionali della cucina lavellese.