La redazione
SALERNO – Si è concluso domenica il primo fine settimana che ha visto debuttare l’ultimo lavoro del regista Antonello De Rosa. “Vesuvio Etna…storie di mare” una pièce teatrale che attraverso il mito culturale della terra Siciliana e Campana ha toccato con tantissima delicatezza, tipico di De Rosa, tematiche forti quali le stragi dei migranti, in questo mare che diviene sempre più contenitore di morte, i fatti di cronaca degli ultimi giorni lo evidenziano più che mai, le guerre, le mafie i femminicidi. De Rosa ha voluto lanciare un messaggio chiaro, attraverso il suo lavoro; fra “cunti” canti e dramma, attacca tutti coloro che “fanno finta di non vedere, girando la testa dall’altra parte”. Così la nostra guerra, la guerra di chi non verrà mai ascoltato si perde fra le onde di quel mare che tempestoso “inghiotte”, in maniera indistinta tutto. Una emozione forte, quella che per circa 55 minuti tiene legato il pubblico. Non c’è sipario, sono già seduti di spalle i tre attori, che rappresentano le tre terre del sud, poi il buio, non quello scenico ma vero…i lamenti le gride di disperazioni di chi ha paura del mare in tempesta…non c’è distinzione di chi grida, proprio a rimarcare quel concetto universale di paura, che appartiene a tutti.
“Vesuvio Etna…storie di mare”, in questo fine settimana ha riscosso grandi successi, successi che vanno a sommarsi agli innumerevoli traguardi che il regista De Rosa ha portato avanti in questi anni di onoratissima carriera. La scelta di portare in scena i dialetti, siciliani campani e calabresi, hanno reso forte, ancor di più questo testo, che arriva diretto al suo pubblico. Così al Teatro La Mennola di via Salvatore Calenda, sabato 26 alle ore 21.00 e domenica 27 alle ore 19.00 le ultime due repliche per la città di Salerno. Prezzo del biglietto euro 10.00