da avv. Vincenzo Petrosino
SALERNO – “Apprendiamo dagli organi di stampa e dai media locali che in data 28.11.2018 si è tenuta presso il Ministero dei Trasporti la conferenza di servizi funzionale all’adozione del provvedimento di compatibilità urbanistica delle opere di ampliamento dello scalo Costa d’Amalfi previste dal Masterplan di Breve e Medio Termine. Si apprende altresì che la conferenza di servizi si sarebbe chiusa positivamente con il parere favorevole di tutte le Amministrazioni interessate. La positiva chiusura della conferenza di servizi ha avuto un gran risalto mediatico nella stampa e negli emittenti locali che ormai danno per “fatta” e “conclusa” l’opera di ampliamento parlando addirittura di “irreversibilità”. Sul punto si segnala che alcuni cittadini direttamente interessati dall’imponente opera progettata prevista dal Masterplan hanno da mesi presentato e depositato presso il TAR Campania, Salerno un ricorso avverso il Decreto 36/2018 con il quale il Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare ha decretato la compatibilità ambientale dell’opera chiudendo positivamente la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (cd VIA). Il ricorso consta di ben dieci motivi che oltre ad evidenziare il preoccupante impatto dell’opera sull’ambiente e sulla salute umana dei cittadini di Pontecagnano Faiano, Montecorvino Pugliano e Bellizzi (impatto colpevolmente sottovalutato nell’ambito della procedura di VIA), denunciano una serie di illegittimità del procedimento e delle prescrizioni del Decreto dovute anche alla carenza informativa del Masterplan. Visti i recenti sviluppi procedimentali gli Avvocati Mauro Giovannelli, Guido Giovannelli e Luca Giagnoni (legali dei ricorrenti) hanno depositato in data 29.11.2018 apposita istanza al TAR Campania, Salerno finalizzata a accelerare la procedura di definizione nel merito del ricorso la cui udienza dovrebbe essere fissata a breve. La valutazione di impatto ambientale del Masterplan Aeroportuale predisposto da ENAC e da Aeroporto di Salerno Spa forma quindi oggetto di un ricorso giurisdizionale che potrebbe portare all’annullamento del Decreto 36/2018 con inevitabili riflessi sia sul provvedimento di compatibilità urbanistica che, più in generale, sull’iter di realizzazione dell’opera. La realizzazione delle opere di ampliamento dello scalo Costa d’Amalfi previste dal Masterplan, lungi dall’essere giunta a conclusione (tantomeno in maniera “irreversibile”), dovrà attendere la decisione del TAR oltre che il rilascio dell’autorizzazione alla concessione totale dello scalo da parte del Ministero delle Finanze che, come noto, condiziona l’operatività dell’accordo con Gesac”