CAVA de’ TIRRENI: per il 2019 anagrafe e uffici rivoluzionati

 

 

Aldo Bianchini

 

CAVA de’ TIRRENI –  Dalle notizie raccolte purtroppo soltanto sul quotidiano “Il Mattino”  del 24 dicembre scorso e non ricevute direttamente dal Comune, sembra cha a Cava de’ Tirreni l’anno nuovo (il 2019, sich !!) porterà una sorta di rivoluzione nell’organizzazione degli uffici sulla base di un piano voluto e varato dal sindaco Vincenzo Servalli e dalla sua amministrazione.

Probabilmente sono stati i vari disservizi causati dalla decontrazione degli uffici che hanno indotto il sindaco ad una rivoluzione quasi copernicana dei servizi offerti alla cittadinanza; uno per tutti il servizio demografico e dell’anagrafe che nel giro di pochi mesi dovrebbero ritornare nel palazzo di città dall’attuale sede dislocata in Via della Repubblica.

In pratica dovrebbero essere utilizzati gli spazi dell’ex Teatro Verdi e che fino a qualche tempo fa erano i saloni del mitico Social Tennis Club.

I locali dell’ex Pretura saranno invece “concessi in locazione” alla società in house Metellia Servizi che ha già sede nello stesso fabbricato.

Così come letta sembra una notizia da annoverare tra quelle buone se non fosse per il fatto che il progetto rivoluzionario va ad incidere ancora una volta direttamente la storia della città metelliana che è stata costruita nei decenni dal Social Tennis Club connesso al Casino Sociale; una storia che piano piano si avvia, forse, alla conclusione del suo ciclo glorioso sia sul piano sportivo che su quello sociale.

Se Cava de’ Tirreni, per molto tempo, era stata definita “la piccola Svizzera” lo doveva anche alla notorietà in campo nazionale ed internazionale che aveva il suo maggiore punto di riferimento accentrato nella struttura che per molto tempo veniva indicata come il “Teatro Verdi” metelliano in quella enorme struttura che da tanto è stata trasformata anche in Municipio (la foto pubblicata è d’epoca).

Anche la notizia del possibile rinvio inerente la ristrutturazione dell’ex Pretura, che doveva essere effettuata con un mutuo da contrarre con la Cassa Depositi e Prestiti (che da quando è stata inventata ha registrato solo prestiti e mai depositi !!) lascia perplessi; difatti il finanziamento dovrebbe essere dirottato sugli interventi strutturali da realizzare nel Palazzo di Città, con l’aggiunta a scusante che gli stessi lavori riguarderanno anche “i problemi di accessibilità a chi è in difficoltà motorie e visive”.

Naturalmente il contenuto dell’articolo apparso su Il Mattino a firma di “v.dd.” non pone nessuno degli interrogativi che dovrebbero essere, invece, assolutamente legittimi soprattutto quando si parla di denaro pubblico che viene investito per cambiare la storia di una comunità.

Sarebbe stato, forse, necessario che la notizia venisse distribuita a tutte le testate giornalistiche e non a macchia d’olio così come è accaduto; questo soltanto per una maggiore ed inattaccabile trasparenza.

Per il resto confidiamo nel buon senso e nella lungimiranza del sindaco Vincenzo Servalli.

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