Aldo Bianchini
VALLO di DIANO – Per anni si è discusso, dibattuto, contrapposti in una frenetica “guerra senza esclusione di colpi” per la normalizzazione del Consorzio di Bonifica Integrale Vallo di Diano e Tanagro; e proprio quando la soluzione sembrava impossibile ecco che a distanza di due anni dalle ultime elezioni è arrivata, come d’incanto, la soluzione che ha normalizzato gli equilibri consortili.
La soluzione ha un nome e un cognome: Beniamino Curcio, l’uomo delle mediazioni, abituato da sempre a discutere, dibattere, concertare per arrivare al compromesso politico da applicare come modello operativo all’Ente che è stato chiamato a gestire per i prossimi tre anni.
“Un Consorzio, dunque, che nei prossimi anni si possa contraddistinguere per una gestione più dinamica, più condivisa e più integrata sul territorio” queste le prime parole di un lungo comunicato diramato direttamente dal presidente Curcio negli ultimi giorni, prima di Natale e verso il Natale che è da sempre la speranza di pace e bene per tutti; insomma per un “nuovo corso” del Consorzio.
Ma già nel suo discorso di insediamento, a mò di dichiarazione programmatica alle quali si8nceramente non siamo più abituati, il presidente Curcio aveva toccato gli argomenti più spinosi ed aveva suggerito le risoluzioni dei gravi problemi che da anni affliggono il territorio del Vallo di Diano, sia come bacino idrografico del Tanagro che come specifica messa a reddito delle enormi potenzialità ancora inespresse di un comprensorio in cui il cosiddetto “oro nero” non è il petrolio (fortemente respinto !!) ma l’ambiente e l’habitat naturale: questione allagamenti – piano di manutenzione 2019 – contratti di fiume – fiume Calore/Tanagro.
Questi gli argomenti che Curcio ha lanciato sul tavolo dei lavori, snocciolandoli uno per uno e spiegando le specifiche competenze e le possibili soluzioni.
Ha avuto anche il coraggio di rispondere, per iscritto, alle critiche rivolta al Consorzio dopo i fatti alluvionali di novembre (leggasi protesta del consigliere comunale di Atena Lucana e consigliere del Consorzio, Francesco Bellomo, e interrogazione del sen. Antonio Iannone) ed ha spiegato ad una platea di lettori molto vasta che la competenza per la disciplina delle acque è tuttora in capo al Genio Civile e, quindi, direttamente alla Regione. Ma anche che per far fronte alle innegabili emergenze alluvionali connesse alla manutenzione dei fiumi ha proposto un piano di manutenzione per il 2019 e gli integranti “contratti di fiume” che parola di Curcio “in base alla Riforma in atto, i Consorzi di Bonifica possono gestire come soggetti attuatori che, come noto, rappresentano dei moderni strumenti di programmazione negoziata incentrati sui sistemi fluviali e finalizzati all’attuazione di interventi di riqualificazione ambientale e naturalistica, accanto ad interventi tesi ad accrescere il grado di fruibilità turistico-ricreativa degli ambiti individuati. Il nostro territorio ben si presta a tale importante iniziativa in virtù dell’articolato ed interessante sistema fluviale presente. Sarebbe il caso, perciò, di avviare una discussione a riguardo, anche alla luce del recente orientamento che proviene dalla Regione, intenzionata non solo ad accelerare l’iter per dare concretezza a tale strumento ma anche ad approvare Contratti di Fiume per sottobacini”. Praticamente sarebbe necessario surrogare i poteri di Genio Civile e Regione per garantire sicurezza e tutela dell’ambiente.
Nel documento programmatico, ignorato praticamente da tutta la stampa locale che ha rivolto la sua attenzione soltanto alle nomine, il presidente Curcio ha tra l’altro anche dichiarato: “Il mio intento è quello di dare avvio da subito a questo nuovo corso, creando intese istituzionali a livello locale su questioni ed iniziative di interesse comune, ma soprattutto di interesse generale, finalizzate a sviluppare azioni e progetti condivisi, sia per affrontare criticità territoriali, sia per promuovere nuove strategie programmatiche, incentrate proprio sulla tutela e valorizzazione delle risorse locali, e, per quanto ci riguarda, sul sistema fluviale, in particolare, e sull’ambiente, più in generale. Sarei onorato, pertanto, se vi fosse da parte dei Sindaci l’interesse e la disponibilità a condividere con me questo nuovo approccio di intervento sul territorio, che veda i vari Enti intensificare i rapporti di collaborazione, mettendo in sinergia risorse e strumenti”.
Insomma il Consorzio ora è gestito da un uomo sicuro, fermo, convinto, dialogante ed anche forte e deciso nel momento giusto; e i sindaci non hanno atteso molto per rispondere all’appello di quello che in un altro articolo ho definito “San Beniamino da Buonabitacolo”.
Difatti lo stesso sindaco di Buonabitacolo, Giancarlo Guercio, ha testualmente dichiarato: “I Consiglieri del Consorzio hanno scelto la persona migliore per la Presidenza data la sua esperienza e la sua riconosciuta professionalità, ha affermato Guercio. Il Consorzio ha avuto in passato un altro concittadino che è stato artefice di opere importanti, il compianto Dott. Raffaele Rosciano. Con Beniamino Curcio possiamo lavorare insieme per realizzare altri interventi importanti e indispensabili per il nostro Vallo”. E badate bene, sono parole pronunciate da un irriducibile avversario politico di Curcio.
E per la prima volta dopo tanti anni i sindaci del Vallo hanno risposto in massa e convintamente schierandosi all’unanimità sulla linea programmatica del nuovo presidente che nel corso della prima riunione collegiale ha dichiarato: “Dobbiamo lavorare insieme, ha proseguito il Presidente, perché solo così si possono affrontare con tempestività e maggiore efficacia problemi seri ed impellenti come i ricorrenti allagamenti della piana e la messa in sicurezza del territorio. Spesso le criticità sono determinate anche da situazioni di interferenza fra infrastrutture diverse che chiamano in causa la responsabilità e la competenza di più Enti: il Consorzio per i canali di bonifica, la Provincia per la viabilità provinciale, i Comuni per la viabilità comunale e l’assetto del territorio, le Ferrovie dello Stato per l’annosa questione della rete ferroviaria dismessa, il Genio Civile per i corsi d’acqua naturali, l’ANAS per l’autostrada, e così via. Dobbiamo lavorare insieme anche perché solo in tal modo si possono promuovere iniziative di sviluppo che vanno nella direzione della valorizzazione degli ambiti fluviali, pensando a progetti integrati che partano dal territorio”.
Infine il Presidente ha aperto una finestra anche sul mondo dell’informazione promettendo un interesse speciale verso un settore che se ben gestito non può portare altro che benefici per tutti attraverso una giusta, ponderata, equilibrata e indipendente informazione sulle attività consortili. Per disciplinare questo difficile e complesso rapporto il Presidente dovrà stare molto attento per non cadere negli errori di valutazione commessi di recente dalla Comunità Montana Vallo di Diano e Tanagro nell’assegnazione mirata di specifici compiti a poche testate giornalistiche. Beniamino Curcio per come si muove sta dimostrando di essere anche un ottimo comunicatore e sicuramente non commetterà errori e non ci saranno polemiche come quelle che stanno affiorando dopo la distribuzione di incarichi pubblicitari della C.M. del Vallo; ogni riferimento alla richiesta di spiegazioni avanzata da Salvatore Medici (presidente dell’associazione giornalisti Lamberti Sorrentino di Sala C.) non è puramente casuale. Ma di questo avremo modo di scrivere in successivi articoli.
Da qualche settimana il quadro dirigenziale è al completo con la nomina del vice presidente Raffaele Ippolito e di Mario Ubaldo Trezza nella deputazione amministrativa; ora non resta che lavorare, semmai discutendo, per il bene e per la crescita di tutto il territorio che il Consorzio è chiamato a gestire e rappresentare.