da Dr. Alberto Di Muria
Padula-Gli antibiotici sono il farmaco più usato durante l’infanzia, anche nei lattanti. Superano di gran lunga tutti gli altri e, da soli, rappresentano quasi la metà del totale di tutti farmaci usati in pediatria. Il momento in cui, nella vita di un bambino, si ha il più alto numero di prescrizioni di antibiotico è attorno l’anno di età. A cavallo di questa età, oltre 66 bambini su 100 hanno ricevuto, durante l’anno, una prescrizione di questo genere. I motivi più comuni per cui vengono usati gli antibiotici nei bambini sono l’otite, infezioni delle vie respiratorie e di quelle urinarie.
I genitori, quando viene prescritto l’uso di un antibiotico per il loro bambino hanno, in genere, un atteggiamento duplice: alcuni genitori sono soddisfatti perché ritengono che attraverso l’antibiotico potranno curare il bambino malato in maniera rapida, superando così la sensazione di angoscia e impotenza che provano nel vederlo sofferente; altri genitori sono preoccupati perché temono gli effetti collaterali e hanno timore, dando al proprio bambino l’antibiotico, di indebolirne le difese immunitarie.
L’uso degli antibiotici, per i bambini, è in realtà strettamente regolato dall’utilizzo delle specifiche linee guida. Si tratta di regole messe a punto da gruppi di studio che esaminano i dati della letteratura medico scientifica e stabiliscono quale sia il comportamento più corretto da tenere. Attraverso una corretta interpretazione delle linee guida è possibile: escludere che la malattia sia causata da un batterio e quindi non prescrivere l’antibiotico perché è inutile; accertare che la malattia è causata da un batterio e quindi fare una prescrizione su misura per il bambino; suggerire ai genitori una vigile attesa perché manca l’evidenza che la malattia sia di origine batterica. In questo caso è giusto attendere qualche giorno e monitorare come evolve la situazione, senza però prescrivere antibiotici, perché potrebbero essere inutili.
Utilizzare gli antibiotici nelle infezioni virali non cura l’infezione e non previene eventuali sovrainfezioni batteriche. Gli antibiotici come tutti i farmaci hanno anche effetti collaterali, soprattutto se utilizzati in maniera non corretta. Un utilizzo improprio e non necessario degli antibiotici potrebbe determinare degli effetti collaterali in assenza di qualunque beneficio per la salute.
I batteri continuamente esposti a un certo antibiotico imparano a difendersi modificando il proprio metabolismo. Continuando ad utilizzare questo antibiotico i batteri sensibili vengono eliminati, mentre i batteri resistenti sopravvivono e rendono inutile quell’antibiotico. L’abuso di antibiotici accelera la comparsa delle resistenze batteriche, fenomeno in continuo aumento.