Aldo Bianchini
SALERNO – La sfida tra Strianese e Monaco può essere davvero l’ultima occasione per la destra di smantellare il sistema di potere deluchiano ? Credo proprio di si, anche se un attento lettore mi ha suggerito che la sfida in questione potrebbe anche essere la prima per l’attacco finale a quel sistema che neppure il pimpante ed allora vincente ciriellismo riuscì a fare.
Non so se il mio attento lettore abbia ragione, sicuramente un certo fondo di verità c’è nel suo suggerimento perché la ritrovata unità del centro destra (e questa volta è stata raggiunta in maniera abbastanza veloce) potrebbe davvero mettere in crisi il sistema deluchiano, nel senso che molti titolare del voto sono ancora in una fase di scelta non avendo firmato per nessuno dei due candidati. Gli indecisi, in questo caso, sono moltissimi e tenuto conto che il numero dei sottoscrittori delle due liste sono praticamente alla pari, questa potrebbe essere l’occasione buona per mandare a casa. Naturalmente tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.
Parlo ovviamente delle elezioni (anomale e lontanissime dalla gente !!) per il rinnovo della cariche in sella all’Ente Provincia, quella istituzione per la quale, prima del negativo decisionismo di Renzi e Del Rio, si votava come regola vuole e come si fa in tutto il mondo.
Le elezioni si consumeranno nella giornata di martedì 31 ottobre prossimo presso Palazzo Sant’Agostino di Salerno (sede storia dell’Ente Provincia), dove accoreranno sindaci, assessori, consiglieri comunali e delegati vari da tutto il territorio provinciale.
Nelle ultime due tornate elettorali non c’è stata discussione alcuna; il centro destra era allo sbando e non c’erano possibilità per nessuno. Ora, però, la situazione è cambiata e dal 4 marzo 2018 in poi tutto è diventato possibile. C’è il centro-destra che si è irrobustito e c’è, non dimentichiamolo il Mov 5 Stelle che deve forzatamente trovare una sua dimensione specifica; ma c’è anche la Lega che da più parti, in provincia, lancia spifferi di corposa esistenza.
Questo fenomeno potrebbe portare diversi votanti a cominciare a trovare una loro più idonea sistemazione politica, soprattutto gli indecisi il cui voto potrebbe condizionare l’esito del voto in favore di un complessivo movimento politico teso all’abbattimento del sistema deluchiano che in tanti ormai sopportano turandosi il naso.
Il dopo Giuseppe Canfora, quindi, è assolutamente incerto anche se, al momento, lo stesso centro-sinistra appare leggermente favorito.
I due concorrenti in campo sono del tutto disomogenei: Michele Strianese (sindaco di San Valentino Torio) rappresenta il sistema di potere deluchiano nella sua accezione migliore, mentre Roberto Monaco (sindaco di Campagna dopo aver inferto una pesante sconfitta al deluchiano Andrea Lembo –figlio dell’ex procuratore capo di Salerno) rappresenta il nuovo anche nel centro destra.
A palazzo Sant’Agostino ormai tutto è pronto; non ci sono stati scossoni particolari nella presentazione delle candidature dei due aspiranti presidenti, le sottoscrizioni sono state verificate dall’apposito ufficio elettorale, per ogni candidato sono state presentate circa 450 firme a fronte delle 300 richieste, nessun simbolo di partito accompagnerà il nominativo dei due candidati sulla scheda. Il resto verrà da se anche perché ci sono moltissimi indecisi (come dicevo) che potrebbero fare la differenza
Un po’ artificiosa, diciamo, la consegna delle due candidature avvenuta giovedì 11 ottobre 2018; per Michele Strianese c’era la squadra del PD con il segretario provinciale Enzo Luciano e le due delegate Paola De Roberto e Pasqualina Garofalo; per Roberto Monaco il presentatore unico Vittorio Acocella (responsabile provinciale alla formazione di Forza Italia).