UNA RECENTE SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE SULLA SICUREZZA ALIMENTARE IN MATERIA DI STATO DI CONSERVAZIONE DELL’ACQUA MINERALE IN BOTTIGLIA DI PLASTICA SOTTO IL SOLE.
L’Italia è il primo paese in Europa per consumo di acqua minerale in bottiglia. Le bottiglie comunemente definite di ‘’plastica’’ sono realizzate con tereftalato,sostanze chimiche che una volta entrate in contatto con fonti di calore potrebbero deteriorare l’alimento. Bisogna porre molta attenzione a non esporre al caldo le bottiglie di plastica contenente acqua minerale per uso alimentare. Una recente sentenza della Suprema Corte di Cassazione ,la n.39037 del 28 agosto 2018 ,ha stabilito che il commerciante che detiene per la vendita l’acqua in bottiglia di plastica sotto la diretta luce del sole , commette un reato per il cattivo stato di conservazione,per la rilevanza del bene protetto,la salute.La Corte di Cassazione ha chiarito che è un reato di pericolo presunto che si concretizza anche senza l’effettivo accertamento del danno al bene protetto, attesa la sua natura di reato a tutela del c.d. ordine alimentare, volto ad assicurare che il prodotto giunga al consumo con le garanzie igieniche imposte dalla sua natura. L’esposizione, anche parziale, di prodotti destinati al consumo umano alle condizioni atmosferiche esterne, tra cui l’impatto con i raggi solari, può costituire potenziale pericolo per la salute dei consumatori, in quanto sono possibili fenomeni chimici di alterazione dei contenitori e di conseguenza del loro contenuto. La Corte di Cassazione con la sentenza del 28 agosto 2018 ha ribadito che è sempre reato lasciare sotto il sole le bottiglie in plastica di acqua minerale perché il commerciante deve usare tutte le accortezze necessarie con gli alimenti deteriorabili onde evitare di mettere a rischio la salute dei consumatori .L’Italia è il secondo paese nel mondo per consumo di acqua in bottiglia. In media ogni famiglia italiana spende 234 euro all’anno per l’acqua minerale in bottiglia.
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