Aldo Bianchini
SANZA – “Provare per credere” ovvero “vedere per giudicare” erano due assi portanti fin dall’antichità per indurre la gente ad essere sempre un po’ più cauta prima di sparare giudizi su fatti, persone e cose.
Negli anni scorsi avevo già sentito parlare del gemellaggio tra le comunità di Sanza (Italia) e di Klettgau (Germania), addirittura un anno ero stato presente ma in maniera molto distratta quando venne premiato il giornalista Rai “Nico Piro” (inviato speciale di guerra in medio oriente e già mio allievo nella redazione di Tv Oggi di Salerno) ed in quella occasione non avevo, sbagliando, prestato la dovuta attenzione all’avvenimento.
Quest’anno è stato molto diverso ed ho provato e visto che quel gemellaggio non è assolutamente come i tantissimi altri gemellaggi che restano soltanto sulla carta, a parte qualche piccola manifestazione di tanto in tano. Solo per portare un esempio ricordo a me stesso, prima che agli altri, che del gemellaggio della città di Salerno con la giapponese Tohno nato nel 1984 è rimasto soltanto uno sbiadito ricordo che l’amministrazione comunale ha cercato di rinvigorire nel 2014 in occasione del trentennale.
A Sanza è tutto completamente diverso; in piazza e per le strade del paese ho percepito un coinvolgimento quasi generalizzato ed esteso non solo a tutte le categorie sociali ma anche ai giovanissimi che molto poco si fanno coinvolgere in coese del genere.
Merito dell’amministrazione comunale retta da Vittorio Esposito (politico di lungo corso) ? Molto probabilmente si, perché il passaggio di tensione e di partecipazione tra la manifestazione, che ho seguito qualche anno fa e quella del 3 agosto scorso, ha evidenziato almeno ai miei occhi un salto di qualità assolutamente non paragonabile con la precedente.
La gente, anche quella comune e non coinvolto nella gestione amministrativa, ha preso parte alla garbata ed interessante serata che in prevalenza si è svolta sul palco appositamente allestito in piazza; un palco sul quale aveva in precedenza preso posto anche una professionalizzata “banda musicale” del distretto di Klettgau che ha accompagnato con gustosi brani musicali che hanno richiamato tutti alla compartecipazione allegra e spensierata, soprattutto nel seguire con applausi ritmati gli splendidi ritornelli che hanno sempre appassionato i conoscitori e non delle celebri ballate tedesche, a cominciare dai più grandi musicisti del recente passato.
Il gemellaggio Sanza – Klettgau è nato dodici anni fa ed è stato mantenuto sempre molto vivo dall’interesse e dall’impegno profuso dall’apposito “Comitato di Gemellaggi” che è stato presieduto per dieci anni dal giornalista dr. Lorenzo Peluso e che oggi è condotto dal prof. Angelo Marotta (consigliere comunale delegato alla cultura) con la supervisione del sindaco Vittorio Esposito e con l’aiuto dell’intera amministrazione comunale ed in particolare del vice sindaco Antonio Lettieri e dal consigliere Francesco Cozzi, oltre che dall’ex dirigente scolastico Francesco Lo Guercio.
Ogni due anni le due comunità si incontrano e festeggiano per una settimana, a cicli alterni tra Sanza e Klettgau, dando vita a veri e propri sit-in culturali con una serie di appuntamenti speciali, a serate musicali alternate con conviviali alla tedesca con birra a fiumi e all’italiana con il buon vino delle nostre parti.
Gli incontri biennali vengono incentrati sul riconoscimento per meriti professionali, e non solo, da offrire ad un personaggio italiano e tedesco. Quest’anno la scelta molto oculata è caduta su Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania. La motivazione del riconoscimento non è stata banale ma suggerita dal rapporto, a volte spigoloso, tra la politica e la stampa. “Un grande giornalista a suggello di un ottimo rapporto” ha dichiarato il sindaco di Sanza, Vittorio Esposito, nel momento della consegna del premio che era stato in precedenza ampiamente illustrato dal presidente del comitato Angelo Marotta. “La politica ha bisogno del mondo del giornalismo, ma anche il nostro mondo ha bisogno della politica; un rapporto a volte difficile ma molto costruttivo se portato avanti nel segno del rispetto reciproco dei ruoli apparentemente molto diversi”, ha detto in sostanza Ottavio Lucarelli ringraziando commosso per il premio ricevuto.
Il presidente Lucarelli è arrivato a Sanza ben scortato dal presidente e dal segretario dell’Associazione Giornalisti amici del Vallo di Diano, rappresentata rispettivamente da Rocco Colombo (presidente) e da Pietro Cusati (segretario) in nome e per conto di tutti i giornalisti del Vallo di Diano, e non solo.
La serata, come d’uopo, si è conclusa a tavola dinanzi a prodotti tipici locali molto gustati dagli ospiti e dagli avventori che sono accorsi in massa per festeggiare in piena armonia insieme agli amici tedeschi nell’ottica di una Vera Europa unita.
La particolarità più particolare del premio è nella sua intestazione e dedica: “Premio internazionale – Ambasciatore di amicizia tra i popoli: Felice Buonomo”, “nato per far rivivere nelle nostre menti il ricordo di un caro amico di Tutti, Felice Buonomo” ha detto commosso Angelo Marotta nel corso del suo intervento. Un premio internazionale, aggiungo io, che riesce a raccogliere sotto la stessa bandiera, quella europea, due comunità apparentemente diverse ma profondamente legate nel segno dell’amicizia e della pace.