da Luigi Ciaramella
AGROPOLI. Le morti di Agostino Chioccini ed Emilio Secci sono avvenute
sulle strade del Cilento a distanza di pochi giorni l’una dall’altra,
ponendo sotto la luce dei riflettori l’annoso problema strutturale delle
arterie di collegamento.
Due casi che hanno causato lo sdegno della Responsabile della sede
dell’ A.I.F.V.S. di Salerno e Cilento, Teresa Astone: “La gente ride e
si diverte, ma il dolore resta – dice la promotrice di iniziative a
favore della sicurezza stradale -. Questa frase, presa in prestito dal
poeta naturalizzato britannico Thomas Stearns Eliot, dipinge il quadro
di una situazione drammatica che meriterebbe diretto intervento.
Polizia, carabinieri e vigili urbani dovrebbero controllare il
territorio a tappeto, dando prova di una presenza costante. Solo in
questo modo è possibile limitare i casi tragici. Le istituzioni devono
intervenire in modo fermo e deciso, in particolar modo i sindaci di
tutti i comuni del Cilento, i quali devono garantire ordine e
salvaguardia della vita umana. E’ necessario che ognuno si assuma le
responsabilità derivanti dal ruolo che ricopre.
Non è possibile si conti un numero così alto di vittime. Si stima che
ogni ora 17 famiglie siano colpite dal dolore della perdita di un
familiare. Le strade di tutto il Cilento versano in uno stato a dir poco
disastroso. Addirittura – sottolinea – ad Agropoli manca un ospedale e i
controlli sono davvero pochissimi. Si intervenga subito”.