BCC: patti di coesione rinviati !!

 

Maddalena Mascolo

SALERNO (24.07.18) – Questa mattina il “Sole 24 ore” ha dato molto risalto dalla decisione del Governo di rinviare di due mesi per firmare i cosiddetti “patti di coesione” che sarebbero i momenti aggregativi tra le varie BCC-Banche di Credito Cooperativo alla capogruppo di riferimento.

E’ stato necessario consultare un tecnico della materia, il dr. Angelo De Luca – direttore generale della Bcc di Buonabitacolo, per saperne di più.

Direttore De Luca può cortesemente spiegare a noi ed ai nostri lettori la situazione ?

== C’è molta confusione, con riguardo all’eventuale proroga dei termini per la costituzione delle Capogruppo. Oggi pomeriggio (24.07.18) il Governo si dovrebbe pronunciarsi sull’argomento.

Un argomento abbastanza ostico per i non addetti ai lavori; ci può dire di più ?

== Certamente. Ad oggi le cose stanno così. Il 13 luglio u.s. c’è stato l’ok della BCE (Banca Centrale Europea) alla costituzione delle Capogruppo. Entro 90 giorni, cioè entro il 13 ottobre 2018, si  dovrebbero tenere le Assemblee Straordinarie sia per dare l’adesione formale e definitiva delle BCC sia per modificare gli Statuti. Entro i 30 giorni successivi bisognerebbe sottoscrivere i patti di coesione con le Capogruppo.

Ma cosa sono questi patti di coesione ?

== I patti di coesione sono le regole che regolamentano il  rapporto tra le Capogruppo e le singole BCC: cosiddetto Statuto tra BCC e Capogruppo.

E la tanto vantata autonomia delle singole Bcc ?

== L’autonomia è in funzione della virtuosità delle singole BCC aderenti e non dipende dalle dimensioni delle BCC. Il problema serio, che invece bisognerebbe affrontare, è la  “doppia  vigilanza” in capo sia a Banca d’Italia che BCE, anche per le Capogruppo e quindi anche per le nostre BCC.

Perché Lei parla di problema serio, la vigilanza non piace ?

== Non siamo contrari ma sarebbe auspicabile che il governo facesse un provvedimento serio ed opportuno che togliesse la Vigilanza della BCE sulle Capogruppo e quindi sulle singole BCC, come avviene negli altri paesi Europei per le Banche locali. La Vigilanza della BCE implicherebbe  una politica  molto restrittiva nella concessione di affidamenti bancari e quindi ci sarebbe una pericolosa stretta creditizia, in quanto la BCE prevede che solo le aziende con rating positivo possano essere affidate dalle banche. Ciò comporterebbe un evidente limite alla possibilità di poter continuare a supportare il territorio, perché prevarrebbe l’aspetto quantitativo del credito rispetto all’aspetto qualitativo della conoscenza e della storicità dei rapporti. La Vigilanza della BCE che potrebbe essere auspicabile per le Banche di grosse dimensioni, sarebbe devastante per le nostre aziende.

Quindi le Bcc sono a favore del mantenimento di quella che era la loro mission originale, stare vicino alla gente ?

== Sicuramente, in definitiva è proprio questo lo scopo naturale delle Bcc che sono le uniche banche di prossimità.

 

 

 

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