Aldo Bianchini
SALERNO – E’ vero che l’avvocato Paolo Carbone ha ideato e fondato la “Associazione Lucana” di Salerno ma bisogna necessariamente riconoscere che se ad un certo punto della sua storia non fosse intervenuto Rocco Risolia con la sua prorompente, ma mai invasiva, lucanità tutto sarebbe già finito da un pezzo.
E’ lui, Rocco, il cuore pulsante e il motore trainante per tutto quello che l’Associazione riesce a fare tra sforzi immani e sacrifici personali (sia di Rocco che di alcuni altri soci impegnati nel direttivo) per dare all’intera città molti validi punti di riferimento sia sul piano della convegnistica che di quello puramente culturale.
Del resto Salerno vive molto queste realtà extraterritoriali, come i lucani, sbarcate in città negli anni 50 e 60, prima, con una generazione corposa di studenti e poi con le rispettive famiglie al seguito. La colonia dei lucani a Salerno ha fatto epoca, ed anche scuola; molti personaggi della vita pubblica e culturale sono lucani, a cominciare dall’ex sindaco ed attuale governatore campano Vincenzo De Luca per non dimenticare il decano dell’avvocatura penale Paolo Carbone che, come detto, fu il fondatore dell’Associazione.
In quei primi due decenni post bellici si registrò un vero e proprio flusso migratorio dalle terre lucane verso quelle salernitane; un flusso basato su un cambiamento epocale che stava avvenendo e che quasi nessuno valutò nei giusti termini. In pratica le popolazioni contadine della Lucania (così come quelle del Cilento, della Valle del Sele e del basso avellinese) capirono innanzitempo che dovevano investire sui figli e sulla loro educazione scolastica per migliorare la loro qualità della vita ed assicurare agli eredi una continuità produttiva ed economica; e le moltissime famiglie che avevano buone possibilità investirono senza lesinare sui costi che la vita cittadina avrebbe causato in danno delle loro abitudini prettamente contadine. Salerno divenne, in breve, il capoluogo di provincia più recettivo d’Italia dal punto di vista scolastico con la crescita di molti istituti scolastici, con la nascita di collegi femminili e maschili e con un incremento di popolazione stimato in alcune decine di migliaia di persone non stanziali. Poi, superato il passaggio culturale, venne il momento di investire pesanti flussi economici in città con l’acquisto delle case dove assicurare la vita dei figli e conseguentemente anche quella dei genitori ex contadini, artigiani e pubblici dipendenti. Oltre ogni più rosea previsione
Salerno e l’intera sua economia si reggono, forse, ancora su quello smisurato ed anche urbanisticamente non corretto sviluppo cementizio con molti palazzinari (anche lucani !!) che si arricchirono; fu quella la stagione della nascita di interi quartieri ad est di quello che era il nucleo storico della Salerno dei primi del ‘900.
Alla fine i lucani, quelli veri e doc (ma non esistono lucani non veri e non doc) avvertirono la necessità di coagularsi intorno ad un’associazione capace di rinverdire usi, costumi e tradizioni della terra di provenienza. Arrivò così sulla scena l’Associazione Lucana, consorella di tante altre disseminate in Italia e nel Mondo.
Quella di Salerno si distingue per numero di iscritti e per intensità produttiva sotto il profilo delle manifestazioni ideate e organizzate; da decenni l’Associazione Lucana di Salerno si regge soprattutto sulla “innata lucanità” dei suoi componenti con un primus inter pares nella persona di Rocco Risolia che è partito da molto lontano e che con la proverbiale umiltà, ma non sottomissione, dei lucani è riuscito a trasformarla in un gioiello operativo.
Tantissime le tappe conquistate, i gemellaggi effettuati, i momenti culturali vissuti, le opere di solidarietà portate avanti, molti i libri e le recensioni scritte e i riconoscimenti dati e ricevuti; l’ultima ciliegina sulla torta è stata depositata da Rocco Risolia con la sottoscrizione del “patto strategico” tra le città di Salerno e di Matera in prospettiva dell’anno della cultura. La cerimonia, voluta tenacemente dall’Associazione Lucana è stata organizzata da Rocco Risolia con la presenza del sindaco di Salerno (Enzo Napoli) e di quello di Matera (Raffaello de Ruggieri); un indiscusso momento di orgoglio lucano e sudista consumato nel salone dei marmi di palazzo Guerra venerdì 15 giugno 2018.
Sicuramente un nuovo e indiscusso successo per Rocco Risolia ma anche per tutti i lucani di Salerno che sono tanti e tutti di ottimo livello; e non lo dico per partito preso, sono lucano anche io e conosco bene la serietà, la metodicità, la presenza di spirito, la professionalità e l’umiltà dei lucani.
Grandissimo Rocco per le sue capacità organizzative non comuni , per la sua inventiva negli eventi culturali , per la sua abilità a intraprendere rapporti con la nostra terra di origine che non va mai dimenticata e trascurata e di cui siamo fieri. Solo Rocco può mante nere in vita una associazione che diversamente sarebbe scemata vuoi per la vetusta età di noi che negli anni sessanta…emigammo.
Fuori per motivi di lavoro, leggo con ritardo l’articolo. Commento? Si puo’ essere solo d’accordo con quanto scritto da Aldo Bianchini. A Rocco, Uomo e Professionista eccezionale i miei Auguri affettuosi e l’invito a continuare la sua nobile opera. Un abbraccio