da Aldo Bianchini
SASSANO – sabato 7 luglio 2018 sul palcoscenico virtuale della piazza principale del paese è andata in scena la serata conclusiva della “vacanza del sorriso” dedicata a tutti quei bambini che, meno fortunati di tanti altri, sono loro malgrado impegnati in una lotta senza tempo contro il tempo della vita.
Quella della vacanza del sorriso, una settimana da trascorrere in piena e apparente felicità, è diventata per Sassano una sorta di appuntamento annuale nel segno di una irrinunciabile manifestazione che, anno dopo anno, coinvolge sempre piú persone, istituzioni, imprenditori e associazioni in una gara di solidarietà che è difficilmente eguagliabile.
Quest’anno diverse centinaia di persone, aderenti e non alle varie associazioni, si sono impegnate al massimo delle loro capacità per garantire ai piccoli in vacanza il meglio della possibile ospitalità con una festosa cerimonia finale celebrata, appunto, la sera di sabato 7 luglio e finita a tarda notte anche con l’esibizione canora, del tipo dilettanti allo sbaraglio, tra i convenuti alla lunga tavolata imbandita con i tipici prodotti gastronomici locali e con tanto di torta finale.
Con l’attenta regia della Pro Loco sassanese, supportata dalle diverse associazioni, il tutto si è consumato nel migliore dei modi senza nessuna sbavatura.
Decine e decine le foto e i selfie scattati nel corso della serata, ma una foto su tutte (almeno per me) puó a giusto titolo essere indicata come “la ciliegina sulla torta” di una manifestazione degna di attenzione e di sicuro plauso.
La ciliegina ce l’ha messa il giornalista e fotografo Michele D’Alessio, sempre attento – disponibile e costruttivo, che è riuscito ad immortalare in una foto tutto il senso della manifestazione, della solidarietà e della partecipazione popolare; insomma Michele ha realizzato uno “scatto d’autore”.
Un giornalista le notizie deve anche sapersele cercare o addirittura creare se vuole uscire dai canoni della facile logica della notizia passata da altri; in questo specifico caso la notizia è rappresentato dall’immagine che la foto scattata da Michele riesce a catturare ed a rilanciare verso il mondo esterno; nella foto che vedete c’è il tavolo imbandito con i ragazzi e la gente davanti ad un murales a dimensioni naturali che un gruppo di altri giovani ha impresso sul muro di una vecchia costruzione edile del centro storico.
Il collega Michele D’Alessio ha saputo cogliere il giusto accostamento tra la gente raffigurata sul murales e la manifestazione che si svolgeva ai suoi piedi, quasi come se l’intera comunità sassanese (passata, presente e futura) stesse assistendo con gioia e partecipazione attiva all’atto di solidarietà che è abituata a vivere anche in altre occasioni.
Una foto che per me potrebbe essere tranquillamente annoverata nel guinnes dei primati, forse addirittura da “premio Pulitzer“, come fotografia espressiva e coinvolgente degli ultimi decenni.
Dico questo non per piaggeria nei confronti di Michele che conosco benissimo da anni, lo dico perchè nella foto del murales ci sono dei particolari che sono sfuggiti anche ai piü attenti osservatori; difatti nel grosso affresco murario ci sono i volti di molti cittadini sassanesi dei quali qualcuno, quel sabato sera, era addirittura presente intorno al tavolo (fra i tanti cito l’immagine di Pierino Cusati (decano dei giornalisti valdianesi) e che i ragazzi autori del murales hanno impressionato sul muro traendo le immagini da fotografie del passato.
Qualcuno potrà benissimo sorridere per questa mia riflessione ovvero potrà pensare e dire che la fotografia in questione abbia, soltanto per caso, immortalato una bella immagine; io invece la penso diversamente e credo che Michele l’abbia scattata con la precisa intenzione di trasmettere e veicolare un preciso messaggio. In definitiva l’arte della fotografia è anche un pezzo di puro giornalismo, e Michele non è secondo a nessuno, pur nella sua enorme umiltà che lo porta a rimanere sempre dietro la macchina fotografica come solo i grandi sanno fare.