SALERNO – Quando mi ritrovo a parlare di Mario Senatore non so mai se citarlo come cittadino di Padula, di Salerno, di Castiglione del Genovesi oppure, e più propriamente, cittadino emerito del mondo. Proprio così, del mondo, perché Mario Senatore, oltre che essere “senatore a vita” senza indennità è sicuramente un cittadino planetario, forse ultimo abitante di un mondo (reale e surreale) che ormai non c’è più.
L’ultima volta che ho incrociato Mario è stata la sera del 22 giugno scorso quando ho dovuto chiamarlo alla ribalta di un bellissimo convegno su “Totò” per assegnargli l’ennesimo riconoscimento per una carriera di scrittore e poeta che non conosce sosta e, soprattutto, non conosce la data di inizio che si è persa nella notte dei tempi.
Nonostante i continui successi letterari e poetici, Mario non si è stancato di emozionarsi, con sincerità ed umiltà, ogni volta che viene chiamato a gran voce alla ribalta per ricevere un premio, un riconoscimento o un attestato; è sempre lì pronto a balzare in piedi e ad inchinarsi verso il pubblico che lo accompagna convintamente con applausi scroscianti; un pubblico che già sa, già conosce Mario e da lui si aspetta sempre qualche tocco magico a sorpresa che non tarda mai ad arrivare, proprio come ha fatto il 22 giugno sul palco del Museo Diocesano di Salerno quando dopo il premio ha sfoderato uno dei suoi proverbiali interventi incantando la platea su alcuni profili inediti del grade maestro e principe De Curtis, alias Totò, del quale quella sera si celebrava il ricordo.
Mario Senatore si fa ascoltare sempre e da tutti con molta attenzione perché è profondamente convinto di quello che dice e crede moltissimo in quello che fa; da qui la capacità di convincimento che difficilmente viene eguagliata da altri pur noti scrittori e poeti che proliferano sul territorio.
L’altra sera l’Associazione “Gli Amici di Totò… A prescindere… ONLUS” gli ha consegnato il PREMIO INTERNAZIONALE PER LA POESIA – XXI Edizione- presso il Museo Diocesano San Matteo -SALERNO- per la lirica “A TOTO’ dispensatore di felicità” che ha entusiasmato il numeroso pubblico presente; la serata con Mario Senatore sarà presto replicata nella biblioteca del Senato a Roma.
Rifare qui l’elenco dei numerosissimi premi e attestati ricevuti da Mario nel corso della sua lunghissima carriera sarebbe non solo difficoltosa ma anche improduttivo per la vena creativa del poeta-scrittore che appare, ogni giorno di più, come un’immensa miniera letteraria da cui attingere a piene mani per ogni gusto ed in tutte le stagioni.
Nell’ultimo mese oltre al premio Internazionale per la Poesia sono stati diversi gli altri riconoscimenti per Mario Senatore: dal IX Concorso nazionale di poesia “Ugo Foscolo” al premio “Domenico rea 2018” con la poesia “avanza la sera”. Per non parlare del premio per la poesia “Libero Bovio – cuore palpitante, libero e immortale di Napoli”.
Bene, vorrei concludere questa breve recensione sul personaggio e sulle opere di Mario Senatore parafrasando proprio il titolo suddetto: “Mario è uno scrittore-poeta dal cuore palpitante, libero e immortale del nostro tempo”; non per niente è senatore a vita senza indennità.
Ma in definitiva, per chiudere, chi è Mario Senatore ?; Mario (mi consento di chiamarlo per nome per via della lunga reciproca conoscenza e amicizia) è nato a Padula ma vive a Salerno fin dal 1957, una città in cui da figlio adottivo ha impegnato ogni sforzo fisico ed ha profuso il suo pensiero in un’azione volta alla crescita culturale, sociale, solidale e civile dell’intera comunità salernitana.