Aldo Bianchini – Ennio Sica
PADULA – Se la notizia trapelata dalle strette maglie dell’Amministrazione Comunale dovesse rispondere al vero dovremmo subito ricrederci sulla veridicità delle promesse, dispiegate ai quattro venti dalla nuova direttrice Anna Maria Romano, di cambiamento e di rapporto con la stampa nell’ottica di quel mega-accordo per la gestione dei servizi-aggiuntivi con un’azienda specializzata che, almeno fino a questo momento e sul piano pubblico, non ha dato segnali precisi di esistenza sul campo certosino.
Dunque la notizia è che da lunedì prossimo 2 luglio 2018 dovrebbe decollare in forma operativa l’accordo di valorizzazione siglato tempo fa nella sede della Comunità Montana dal Comune di Padula e dai vertici del Polo Museale della Campania e formalmente accettato e sottoscritto anche dalla controparte Arte’m (l’azienda napoletana che dovrà gestire i servizi aggiuntivi e della quale abbiamo scritto nel recente passato) soltanto da qualche ora come annunciato su Uno/tv-web dalla direttrice Anna Maria Cava.
A sorpresa, dunque, e senza alcun tipo di correlazione o di comunicazione-informazione parte un “accordo storico” (si fa per dire !!) per il rivoluzionamento, sperato ma non conclamato, dell’organizzazione dei servizi-aggiuntivi e dell’intera gestione della Certosa di San Lorenzo di Padula che, rispetto alla tradizionale conduzione dell’imponente monumento, dovrebbe essere cosa di assoluta e primaria importanza se non fosse per tutte quelle eccezioni che abbiamo sollevato nelle ultime settimane ed alle quali, ovviamente, non c’è stata alcuna risposta.
Quindi, fatta salva la giornata di domenica 1° luglio nel corso della quale tutto dovrebbe scorrere normalmente con ingressi gratis e guide autorizzate, da lunedì (cioè appena il giorno dopo) i visitatori e i turisti, nonché gli addetti, si ritroverebbero a dover gestire un servizio quasi sconosciuto e ad usufruire di una bigliettazione maggiorata ma altrettanto inaccessibile sul piano della logica e pratica interpretazione.
Ma la nuova direttrice Romano non aveva dichiarato che ogni passaggio sarebbe stato apertamente annunciato non solo alla stampa ma anche al personale dipendente e, conseguentemente, agli utenti ?
E dire che la Romano non solo in conferenza stampa pubblica ma anche in maniera riservata (leggasi intervista rilasciata ad Antonella Citro per UnoTv) aveva apertamente ed entusiasticamente parlato della valorizzazione della Certosa mettendo in rilievo alcuni punti significativi: “Punto molto sull’accordo di valorizzazione. Ci credo molto nell’intesa con il Comune di Padula. So quanto è difficile creare intese. La Certosa è stata da sempre storicamente una risorsa preziosa per il territorio. Bisogna partire da qui”.
Se, ripetiamo, la notizia rispondesse al vero ci troveremmo a dover gestire da lunedì prossimo una grossa novità senza alcun preavviso e senza una specifica e particolare qualificazione del personale dipendente che, fino al momento in cui scriviamo, sarebbe addirittura ufficialmente all’oscuro dell’avvio dell’accordo di valorizzazione. Non ci sembra che questo atteggiamento risponda in maniera ordinata e democratica alle promesse fatte meno di un mese fa in conferenza stampa dalla Romano.
Anche perché proprio domenica 1° luglio dovrebbe scattare il pensionamento ufficiale della precedente direttrice Emilia Alfinito che, nonostante tutte le pecche organizzative, almeno si era battuta strenuamente per l’accordo di valorizzazione ed anche per ridare alla certosa quella giusta immagine di legalità con l’allontanamento di tutte le guide abusive che è e rimane un grosso problema.
Perché ? perché, sembra e il condizionale è d’obbligo, che proprio da lunedì 2 luglio 2018 scatterebbe (grazie alla Romano d’accordo con il Comune ?) una novità assoluta sul piano della gestione delle guide abilitate che per la Certosa dovrebbero essere lievitate a quattro dalle due preesistenti (quattro stabilmente presenti nel Vallo di Diano, oltre a quelle che arrivano quotidianamente dal altri siti). Una guida abusiva, giustamente fatta fuori dalla Alfinito, che già opera nella corte esterna sarebbe affiancata ad una delle quattro guide autorizzate per consentirle di recitare il suo ruolo non legale all’interno dello stesso monumento dopo averlo esercitato, sempre contro legge, nella corte di cui prima. Possiamo agevolmente comprendere che questo passaggio sia stato dettato da ragioni discendenti dalle indiscusse capacità di detta guida, ma il passaggio rimane assolutamente non consentito dalla legge ed espone la guida abilitata ad un comportamento deontologicamente scorretto nei confronti dell’intera categoria.
Se tutto questo è vero (noi sinceramente speriamo ancora che non lo sia !!) la nuova direttrice Anna Maria Romano è partita davvero bene per la sua avventura dirigenziale di uno dei monumenti regionali più importanti; a meno che tutto questo non sia il viatico giusto per accorpare la Certosa di Padula a Paestum sotto la direzione del mitico (ed anche contestato) archeologo tedesco Gabriel Zuchtriegel che è il più giovane dei 20 nuovi direttori dei principali musei italiani voluti dalla riforma Franceschini poco più di due anni fa.