CAVA de’ TIRRENI – Dopo l’indiscusso successo per la 104° assemblea ordinaria dei soci, con il teatro Giuffrè di Battipaglia stracolmo di soci e gente normale, ecco arrivare un altro capitolo non meno importante di quel libro che gli attuali dirigenti stanno scrivendo e che porta il titolo di “Banca Campania Centrale – Cassa Rurale e Artigiana” che pone al centro della sua azione la comunità, le persone e le imprese.
L’inaugurazione della nuova filiale operativa di Cava de’ Tirreni (via Mandoli n. 4/6) rappresenta senza dubbio il contenuto molto positivo di un altro capitolo del libro fatto di successi e di consensi con il sindaco metelliano, Vincenzo Servalli, a dare il benvenuto e salutare con interesse l’investimento economico e lo sforzo amministrativo compiuto dai dirigenti della Banca Campania Centro.
Presenti, ovviamente, il presidente Silvio Petrone e il direttore Fausto Salvati ci ha pensato don Rosario Sessa ad inaugurare la sede con una solenne benedizione impartita anche in nome e per conto del vescovo, assente per pregressi impegni.
“Una filiale – ha dichiarato il presidente Silvio Petrone – che dovrà rappresentare prima di tutto un presidio di un modo differente di fare banca, facendo una cooperazione fatta di valori che servano l’uomo a 360°”.
Non è casuale o utilitaristica l’affermazione di Petrone; porre l’uomo al centro della missione della banca è, difatti, uno di quegli elementi che possono far decollare non soltanto la banca come impresa, ma concorrere alla crescita del territorio assicurando all’uomo una giusta collocazione economica ed occupazionale.
I numeri presentati dalla Banca nell’ultima assemblea, l’inaugurazione della nuova filiale di Cava e il modello lavorativo imposto dal presidente non potranno che suscitare interesse e sicurezza negli oltre 7000 soci che dopo la fusione con la Banca di Salerno si vedono proiettati verso livelli di raccolta e di distribuzione del credito insospettabili fino a qualche tempo fa. Parliamo di oltre 300milioni di distribuzione rispetto ai 500milioni di euro che la Banca Campania Centro riesce a gestire nel corso di ogni anno e con una solidità bancaria che supera il 28%, più che doppio rispetto alla media nazionale.