ALL’UNISA IL CONVEGNO CONCLUSIVO DEL CORSO DI ALTA FORMAZIONE SU LA“PROTEZIONE DEI DIRITTI FONDAMENTALI NELLO SPAZIO GIUDIZIARIO EUROPEO”. INTERVIENE L’AVV. MICHELA PATTI SULLE PROBLEMATICHE DELLA VIOLENZA DI GENERE

 

La redazione

FISCIANO – Venerdì 25 maggio 2018 , presso l’Aula delle Lauree N. Cilento si terrà l’evento conclusivo del

Corso di alta formazione su la ” Protezione dei diritti fondamentali nello spazio giudiziario

europeo”, organizzato dall’Università degli Studi di Salerno e dalla Jean Monnet Chair , in

collaborazione con la Scuola Superiore della Magistratura e con il patrocinio della Scuola

Superiore dell’Avvocatura.

All’incontro, dopo i saluti istituzionali , discuteranno sul tema – coordinati dalla Prof.ssa Angela Di

Stasi , titolare della Jean Monnet Chair- importanti relatori: il Prof. Armando Lamberti, Ordinario di

Diritto Costituzionale Università degli Studi di Salerno , il Prof. Giandonato Caggiano, Ordinario di

Diritto dell’Unione Europea Università di Roma Tre, Il Prof. Marcello Di Filippo, Ordinario di Diritto

Internazionale Università di Pisa.

Interverrà all’evento , a parlare di “Discriminazioni ,abusi e violenze su donne e minori”, l’Avv.

Michela Patti , Esperta in problematiche di violenza di genere.

Sono onorata di intervenire in così prestigioso consesso,ha dichiarato l’Avv. Patti . E’

importantissimo parlare di un tema , come quello delle discriminazioni e violenze su donne e

minori che, anche alla luce dei frequenti e drammatici fatti di cronaca , necessita del confronto

continuo tra il mondo istituzionale , quello accademico , tra gli operatori del diritto e del terzo

settore , per trovare delle soluzioni condivise.

Per agire a livello concreto , aggiunge l’Avv. Patti, è stato implementato il Network 3PI Project for

vulnerable people”, di cui sono Responsabile e in merito al quale parlerò anche nel mio intervento

al convegno. Il Progetto, vede la partecipazione di partner esperti della materia e si basa

sull’interdisciplinarietà e il lavoro di Rete , al fine di elaborare linee di azione e di intervento

concrete nonché di realizzare percorsi di cura e protezione diretti non solo a promuovere la

fuoriuscita dal circolo della violenza delle vittime vulnerabili, ma anche di sviluppare la loro

partecipazione e inclusione.

Solo uscendo dal silenzio si può tentare di combattere un fenomeno che ha assunto livelli

preoccupanti .E’ fondamentale far capire alle vittime che non sono sole e che esistono tutta una

serie di strumenti legislativi che possono contribuire a tutelarle.

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