da Livio Trapanese
La premessa è d’obbligo: la due persone imbrogliate, insieme ad altre, sebbene trattasi di modica cifra, si sono prefisse di produrre dettagliato esposto-denunzia alle Autorità; ma veniamo ai fatti!
Lunedì 16 Aprile 2018, alle ore 10:30, le concittadine M. A. e P. M., entrambe residenti in via Gaetano Filangieri della “nostra” Città di Cava de’ Tirreni, si sono presentate presso l’Agenzia di viaggi “Sorrentino”, sita in corso Giuseppe Mazzini, per avere maggiori spiegazioni in merito alla gita-pellegrinaggio, alla volta di San Pio da Pietrelcina, in San Giovanni Rotondo, organizzata da: D. Sorrentino, da eseguirsi Domenica 22 Aprile, con partenza alle ore 07:00 da via Gaudio Maiori, nei pressi del consorzio, dichiarata poi, da quest’ultimo, soppressa.
I preposti dell’Agenzia Sorrentino di corso Mazzini riferivano alle due signore che per Domenica 22 Aprile 2018 non era stata organizzata alcuna gita per San Giovanni Rotondo e che non conoscevano l’organizzatore. Entrambe le donne, ascoltata la risposta, spiegavano che Sabato 7 Aprile avevano telefonato al D. Sorrentino, a mezzo cellulare, il cui numero è riportato sul volantino ritirato presso il Supermercato AMA (parco Beethoven), ma affisso anche sui pilieri dell’indicato parco Beethoven e sulle pareti dei palazzi di corso Mazzini e presso la “Future Sport” di via Giovanni Gentile, 2.
Il D. Sorrentino, se questo è il suo reale nome e cognome, fornite le spiegazioni richieste, nella tarda mattinata di Lunedì 9 Aprile, come concordato con la signora M. A., si presentava presso l’abitazione di quest’ultima, ritirando l’acconto di 30:00 euro, di cui la metà erano dell’amica P. A., riferendo che il saldo, per complessivi 50:00 euro (25 + 25), l’avrebbe ritirato all’atto della programmata partenza, come aveva fatto per altre 23 persone; in totale la gita sarebbe costata 40:00 euro cadauno.
Poiché dalla locandina emergeva che l’arrivo a San Giovanni Rotondo era previsto per le ore 11:00 di Domenica 22, presso l’Hotel Fini, M. A., cooperata dalla figlia, attraverso Google, riusciva ad avere il numero di telefono del citato Hotel e contattatolo per conoscerne l’ubicazione esatta, non potendo facilmente deambulare, riceveva risposta negativa dall’interlocutore pugliese, ovvero che per Domenica 22 p.v. non erano stati prenotati pasti a richiesta di una Agenzia di viaggi o persona di Cava de’ Tirreni.
A tale risposta M. A. ritelefonava al D. Sorrentino il quale riferiva che la gita, per non aver raggiunto il numero dei partecipanti, sebbene mancasse ancora una settimana al dì della partenza, era stata annullata per non aver raggiunto il numero necessario e che se ne sarebbe fatta altra, fra qualche mese, per le Grotte di Castellana.
La signora M. A., non interessata, come la sua amica P. M., a visitare tale meta, richiedeva al D. Sorrentino la restituzione dell’acconto, versato per se e per l’amica; a tale domanda, M. A. si sentiva rispondere: “quando andate a comprare le scarpe e, a casa, vi accorgete che non vi stanno bene, il commerciante vi restituisce i soldi?” Che dire: al danno la beffa!
Non sarà stata un’operazione ingannevole, “ab origine”, facciamo attenzione, rivolgiamoci alle Agenzie autorizzate, visto che dalla locandina che pubblicizza la gita in argomento, consegnataci dalla signora M. A., non è indicata: la denominazione della ditta o ragione sociale dell’Agenzia Organizzatrice, il nome e cognome del Direttore Tecnico, l’autorizzazione Regionale, l’ubicazione della Sede Operativa, l’iscrizione alla Camera di Commercio e il numero di Partita I.V.A.!
Facciamo attenzione, rifuggiamo dalle locandine che mancano degli elencati elementi identificativi!