Eugenio Pacelli, Pio XII, il Pontefice più amato e vituperato nella storia della Chiesa

 

Alberto De Marco

 

ROMA – La figura di Papa Pio XII suscita sempre un grande interesse, l’epoca tragica della guerra e le vicende che seguirono, conferirono al Suo Pontificato una caratteristica di eccezionalità e di straordinario rilievo nel ventesimo secolo. Se ai difficili eventi si adeguarono il pensiero e l’azione, lo spirito che mosse il Papa nel guidare la Chiesa spazia al di là dei tempi. Conobbe i problemi che pose alla coscienza umana il rapidissimo evolversi della civiltà e della scienza e seppe risolverli in base agli irrinunciabili principi morali del cristianesimo. Si rese conto delle enormi difficoltà che una cultura secolarizzata pone al cammino e alla stessa sopravvivenza della Chiesa; seppe guardare lontano al di là delle contese degli uomini e delle potenze dell’epoca, indicando gli elementi per costruire un mondo migliore. Questi fondamenti, di natura giuridica, morale, filosofica e sociale, rimangono i cardini per la soluzione dei problemi d’oggi. L’individuo minacciato nella sua libertà, la famiglia in crisi per molteplici cause, la società dilaniata da permanenti conflitti non possono avere altra speranza che quella fondata sui valori perenni e sulla sapienza dei precetti divini. Pio XII, non ritenne possibile compromessi con lo spirito del mondo, né volle accettare alcun cedimento nell’annuncio della morale evangelica ed esautorò ogni forma di debolezza dalla missione della Chiesa. Non esitò a condannare errori che mettevano in pericolo la purezza della dottrina cattolica o la dignità della persona umana, da qualunque parte venissero: da teologi o da filosofi, da politici o da scienziati. Nessuna categoria di uomini sfuggì al suo attento sguardo e nel Suo Magistero non ignorò i problemi di natura giuridica e morale. L’insegnamento di Pio XII, pur estendendosi ai più svariati temi, si riduce sempre ad unità, facendo di continuo perno sui valori della persona. L’intuizione che Egli ebbe per i valori umani in rapporto alle esigenze del nostro tempo, la contemporaneità con cui cercò di perseguirli e di armonizzarli non in modo retorico, ma in termini di concreto dibattito dottrinale, fanno sì che lo si possa considerare un anticipatore per tanti orientamenti di vita cristiana, individuale e collettiva, tuttora persistenti nella nostra società. Recentemente la nostra Associazione Amici di Totò … a prescindere ! – Onlus ha ricevuto, attraverso un lascito per fini benefici, una serie di oggetti personali del Papa Pio XII, che hanno suscitato in noi profonda commozione e insieme rinnovato interesse per il Pontefice più amato e allo stesso tempo più discusso del XX secolo, con i quali realizzeremo il Progetto Sociale e Culturale “Arcobaleno Terapia dell’Amore e del Sorriso”, come si potrà evincere nella parte finale del libro. Da queste testimonianze emerge un aspetto privato, quanto mai umano, di Eugenio Pacelli, definito l’ultimo Papa, che ha tentato di ripristinare una Chiesa unita e fortemente gerarchizzata al suo interno, tale da guidare i popoli nella sfera sia civile che religiosa. Particolarmente significativa per noi è stata la lettura di un compito di scuola di 13 pagine di 125 anni fa, svolto nel 1893 in cui Eugenio Pacelli, il futuro Pontefice Pio XII parlava ai suoi nemici. L’argomento è trattato con particolare sensibilità e con una profondità di analisi non consueta per un ragazzo di 17 anni. Questo libro non ha la pretesa di essere esaustivo nei confronti di uno dei personaggi più problematici della nostra storia recente, ma vuole presentarlo sotto una prospettiva diversa. Attraverso la raccolta di testimonianze, soprattutto di personaggi autorevoli a lui contemporanei e particolarmente implicati nelle conseguenze delle posizioni del Papa, si ricercano le sue difficili scelte nei confronti del nazismo e delle persecuzioni degli ebrei. Speriamo con questa nostra opera, di contribuire a mantenere vivo l’interesse, nonché a spingere i lettori ad analizzare un periodo storico ed i suoi protagonisti, coloro che hanno definito un’epoca, cambiando drammaticamente il mondo. Per evitare il ripetersi di quelle atrocità, che hanno segnato la coscienza dell’uomo, dovrà sopravvivere nell’umanità il ricordo di questi avvenimenti apocalittici. La pregevole opera di Alberto De Marco e di Duilio Paoluzzi è di 336 pagine di carta pregiata

con doppia copertina plastificata a colori, impreziosita da foto è prodotta dallo stabilimento Fusco di Salerno. E’ stata offerta al pubblico al prezzo di costo di Euro 5.00, che sarà integralmente devoluto alla Congregazione dell’Ordine Religioso di Madre Teresa di Calcutta. Per le finalità benefiche la Casa Editrice Salvemini di Roma e lo stabilimento tipografico Fusco, hanno rinunciato ai loro compensi. Nella città di Salerno è possibile acquistare il libro presso la libreria Internazionale e presso il Museo Diocesano “San Matteo”. Per la realizzazione di questa opera, è doveroso ringraziare altresì: il Prof. Tito Lucrezio Rizzo, già Consigliere Capo e Responsabile della Sicurezza alla Presidenza della Repubblica; il Prof. Giovanni Adducci, scrittore ed esperto di storia e cronaca dell’America del novecento, nonché di antiquariato militare. E’stato il consulente storico per la “Titanus” della fiction televisiva “Sacco e Vanzetti”. Riconosciamo altresì merito: al Dott. Raffaele Cavaliere, scrittore, ha pubblicato diversi libri con importanti Case Editrici, tra l’altro con la “San Paolo” e la “Città Nuova”, psicologo e psicoterapeuta, consulente del Tribunale di Civitavecchia, che ha offerto il suo valido contributo per l’analisi psicologica del compito scolastico di Eugenio Pacelli.

 

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