Aldo Bianchini
SALERNO – Continuiamo a dialogare con l’avv. Gaspare Russo sulla Salerno che lui aveva lasciato e sulla Salerno che oggi si ritrova davanti agli occhi, da grande osservatore qual è non mancano le frecciate a destra e a sinistra. La cronaca, comunque, questa volta prende il sopravvento per via dell’inchiesta sui rifiuti che ha coinvolto il Roberto De Luca figlio del governatore della Campania. Un accostamento con il Crescent c’è in quanto l’ex sindaco di Salerno ha sempre predicato ai quattro venti che lui ha creato il Crescent per ripulire Salerno e portare via tutta la monnezza dentro la quale si ritrova oggi, a Napoli, a lottare con tutte le sue forze contro le “camorre” che vorrebbero, invece, impedirglielo.
Presidente Russo quale valutazione dà alla vicenda giudiziaria che sta coinvolgendo molti personaggi politici, amministratori e funzionari delle istituzioni campane, e non soltanto della politica ?
==Il tema unico della campagna elettorale di questi giorni è diventato prevalentemente salernitano, ruota intorno alle problematiche dei rifiuti che sono soprattutto napoletani. Il tutto si muove intorno al ruolo del presidente della regione De Luca e del secondo figlio Roberto. Con estensione, almeno formale, al vice presidente regionale Fulvio Bonavitacola, anche lui salernitano. Non mi piace maramaldeggiare, è un comportamento estraneo alla mia formazione culturale e politica, la base delle notizie venute fuori sulle problematiche dei rifiuti e sul coinvolgimento dell’ambiente legato a De Luca sulle vicende del suo secondo figlio Roberto consentono di esprimere almeno un’opinione. Direi che il coinvolgimento del figlio Roberto è da iscrivere in un quadro che io definirei come un delirio di onnipotenza, di presunzione, di approssimazione, di superficialità, insomma una sorta di competizione con il fratello maggiore Piero; il tutto legato ai comportamenti dello staff di collaboratori e amicizie di tipo servile. Allo stato delle cose rese note a me il tutto appare in questa vicenda come “un’aria fritta”, al netto di eventuali altre novità.
Presidente Russo come si risolve il problema delle ecoballe che sono al centro dello scandalo ?
==Il problema principale della regione è rappresentato dall’esistenza di milioni di eco-balle giacenti in larga parte del territorio regionale e concentrate prevalentemente a nord dell’area napoletana. Io penso che, insieme alla sanità, questo sia il problema dei problemi della Campania. Al di là dei molti annunci il problema dei rifiuti è, allo stato, totalmente irrisolto. Questo per quanto riguarda i rifiuti passati ai quali si devono aggiungere le problematiche non meno importanti nella produzione di quelli attuali e futuri.
D’accordo, ma il problema come si risolve ?
==A mio avviso la soluzione principe, autarchica, potrebbe e dovrebbe essere rappresentata dalla realizzazione di inceneritori di nuova generazione da ubicare uno in ogni provincia a partire dal Comune di Napoli che è il principale produttore di rifiuti. Il secondo a Salerno città, riprendendo un’iniziativa proprio di De Luca degli anni scorsi; uno a Caserta, uno ad Avellino, uno tra Avellino e Benevento, mantenendo in vita quello di Acerra. La soluzione è stata adottata in molte grandi città europee e anche italiane di altre regioni.
Perché De Luca non volle più fare l’inceneritore ?
==E’ una storia molto controversa, incerta e anche con lati non troppo trasparenti; una storia che ha dato anche luogo ad un processo molto parziale. Per quanto a mia conoscenza so soltanto che era partito in quarta e poi si è fermato per strada.
Secondo Lei quali sono i tempi e i costi di un inceneritore ?
==Con decisioni chiare, anche impopolari, considerato il ruolo di tutte le aggregazioni il cui ruolo è sempre un “NO” a tutto, basterebbero pochi anni per la costruzione degli impianti e per la loro messa a regime; e parecchi anni per l’eliminazione dei rifiuti giacenti. Diversamente lasceremo in eredità ai nostri pronipoti i rifiuti vecchi e nuovi.
Per la presidenza della SMA, ente che gestisce i rifiuti, c’entra qualcosa “il patto di Marano” tra De Luca e Ciriaco De Mita con Iacolare ai vertici della SMA Campania ?
==Io non sono a conoscenza direttamente di eventuali patti, come tutti i cittadini ho letto e sentito dell’esistenza di un famoso “patto di Marano” che sarebbe stato stipulato tra Ciriaco De Mita e Vincenzo De Luca poco prima delle elezioni regionali del 2015. Secondo notizie pubbliche mai smentite Biagio Iacolare si è qualificato come “pupillo” di Ciriaco de Mita, ma sono tutte cose, ripeto, di pubblico dominio.
Secondo Lei la caduta di Iacolare può chiamare in causa Ciriaco De Mita ?
==Secondo me tutto potrà dipendere dalle contestazioni giudiziarie che sono state e saranno mosse dalla magistratura e dalla linea di difesa che i gli avvocati difensori di Iacolare porteranno avanti.
Presidente il “Foglio Quotidiano” in data 20 febbraio 2018 ha pubblicato delle vignette satiriche su De Luca e i due figli, a firma di Mincino Provocatore. Cosa ne pensa lei ?
==Io le ho viste, essendo vignette di tipo satirico ci ho sorriso.
Per chiudere una battuta sul Crescent ?
==La discussione sul Crescent e fronte mare è lunga; proprio sulla Città del 16 febbraio scorso è apparso un articolo dal titolo “Il fronte del mare e Santa Teresa” lavori ed opere saranno ultimate nel 2019 con la foto del Crescent. Ma sono anche apparse le notizie delle iniziative politico-giudiziarie di Italia Nostra e dei Grillini salernitani contro la realizzazione del Crescent e i lavori della zona. Stando così le cose è difficile, per non dire impossibile, che i lavori siano completati per il 2019. Il futuro è molto incerto, non vorrei trovarmi nei panni dei cittadini che hanno acquistato quelle case e neanche in quelli dell’autorità portuale che ha investito milioni di euro. Chi vivrà vedrà !!