Stefania Battista
Calorosa l’accoglienza anche a San Cipriano Picentino.
Volpe ha sottolineato come si candida ad essere il rappresentante del territorio, colui che intende portare in Parlamento le istanze dei cittadini per lo sviluppo ed il progresso di quest’area, troppo a lungo dimenticata nonostante le sue potenzialità. Un uomo che conosce la realtà e che si è sempre battuto, al di là delle divisioni politiche e delle appartenenze, a favore dei diritti e delle esigenze reali della gente. “Vi chiedo di lasciar da parte le divisioni, di premiare la coerenza di un percorso che mi ha visto restare sempre al fronte dallo stesso lato della trincea. Perché le divisioni interne alla sinistra non hanno mai portato nulla di buono se non la vittoria degli avversari. Ed oggi siamo in un momento ancor più difficile in cui si cavalca la protesta e molte persone rischiano di votare non per convinzione o per condivisione dei programmi e apprezzamento dei candidati, bensì solo per rabbia e delusione. Ma la rabbia, pur se condivisibile, non porta a risultati concreti. Bisogna appoggiare chi vuol cambiare davvero le cose dall’interno, chi ha proposte serie e concrete”.
“D’altra parte – ha proseguito il candidato – abbiamo visto in questi anni un’azione di governo forte e incisiva, con tutti gli indicatori che dopo anni tornano ad essere positivi, PIL, occupazione e l’attenzione verso il sociale rappresentata dal REI (reddito di integrazione) e dall’approvazione del “dopo di me”, “testamento biologico” e “unioni civili”. C’è stata una spinta forte di progresso e civiltà. Eppure molti non l’hanno colta, non si sono resi conto dei passi in avanti. E’ di questo che dobbiamo parlare agli elettori, ai cittadini, non di contratti farsa che tornano identici e assolutamente irrealizzabili dopo vent’anni, non possiamo semplicemente dire “Mandiamo tutti a casa” senza costruire alternative serie e responsabili”.
“Io non sono ricco, sono passionale e credo che la politica si possa fare onestamente, confrontandosi con gli altri e magari arricchendosi delle conoscenze altrui. – e Volpe ha poi concluso – Io mi candido ad essere un uomo per il superamento delle divisioni e chiedo al territorio di darmi fiducia per poi utilizzarmi”.