Aldo Bianchini
SALERNO – Per tracciare il profilo personale, umano e professionale, ed anche quello politico, di Marzia Ferraioli bisogna incominciare dall’inizio della sua vita per scoprire innanzitutto i valori cui è legata.
Lo scrive la stessa candidata nel suo profilo fb: “I valori che mi guidano sono i valori che si ha la fortuna di acquisire se si nasce e si cresce in una vecchia, grande, casa di paese (Pagani) abitata da una famiglia numerosa e meravigliosa (i nonni materni, i fratelli e le sorelle di mia madre, i miei genitori) coesa negli affetti, rispettosa delle esigenze di ciascuno, votata all’impegno nel lavoro. Ho trasmesso alle mie figlie tutto quanto ho avuto la fortuna di imparare, in quella casa, oggi vuota, ma ancora presente e rassicurante. Una magia non da poco, che ha alimentato la determinazione e la passione, che, credo, debba connotare l’aspetto “educativo” che ogni Insegnante ha il dovere di coltivare. Una magia che lascia tracce nello sguardo affettuoso dei tanti ex studenti che mi capita di incontrare e nell’interesse che, ad ogni lezione, ancora oggi colgo nello sguardo degli studenti che frequentano la Facoltà di Giurisprudenza dell’ Ateneo di Roma – Tor Vergata”.
La professoressa Marzia Ferraioli, candidata per Forza Italia per la Camera dei Deputati nel collegio uninominale Campania/2 di Agropoli/Cilento/Vallo di Diano e nel Collegio proporzionale di Salerno, docente di “procedura penale” nella facoltà di giurisprudenza di Roma-Tor Vergata, oltre ad essere una impeccabile professoressa (un’attività che Lei ha preso come una missione di vita) è anche una notissima avvocato-penalista che per molti anni ha esercitato ed esercita nel Foro di Salerno. Balzò agli onori delle cronache giornalistico-giudiziarie nei primi anni ’90 per via delle sue accorate arringhe difensive, dimostratesi poi efficaci, nel corso del “processo Fondovalle Calore” che fu il processo-madre di tutta la presunta tangentopoli salernitana.
Mai fuori le righe, sempre attenta, serena e studiosa degli atti processuali aveva come obiettivo l’accertamento della verità che da quella semplicemente processuale potesse tracimare nell’intimo dell’indagato ch le toccava di difendere. Solo per la cronaca ricordo che toccò anche a me essere difeso dalla professoressa Ferraioli; nel ’93 fui denunciato dai tue CTU del pm Michelangelo Russo per diffamazione a mezzo stampa, l’inevitabile richiesta di rinvio a giudizio fu discussa dalla professoressa dinanzi al gip-gup Marcello Rescigno che fu, con molta classe professionale, letteralmente travolto dalle considerazioni espresse dalla Ferraioli. Non ci fu luogo a procedere e la verità fu ristabilita, ovviamente gratuitamente.
Ma non per questo da quel momento ho continuato a seguire, più o meno attentamente, le vicende professionali della Ferraioli che per molte stagioni capitanò uno studio legale di prima grandezza insieme al compianto prof. Nino Dalia; dinanzi a Lei le porte del Tribunale, qualsiasi porta, si è sempre aperta in maniera garbata ed accogliente.
La stessa cosa è avvenuta prima nell’Università di Salerno e poi in quella di Tor Vergata nelle quali ha profuso a mani piene la sua conoscenza del diritto penale allevando intere generazioni di allievi e giovani avvocati; e per gli studenti è stata sempre un sicuro approdo, quasi un’amica sull’onda di un senso moderno di interpretare la professione di docente che non può non farle onore. Anche per questo i figli Lucia e Federica dovranno esserle riconoscenti per sempre.
Poi nella vita civile della professoressa Ferraioli si è fatta largo la passione per la politica, quella intesa come servizio, quella per la quale un candidato e/o un eletto deve sentirsi portato all’ascolto delle esigenze e delle istanze della gente, perché senza ascolto la politica non serve e la gente rimane delusa. Ci ha provato per le Regionali del 2015 (*) ma a causa della sconfitta del centro-destra le sue possibilità di essere eletta rimasero inchiodate al palo, purtroppo per poco.
Ora nei due collegi, uninominale e proporzionale per la Camera dei Deputati, si apre dinanzi a Lei una possibilità enorme per conseguire un successo non soltanto meritato ma a dir poco doveroso da parte degli elettori che con Lei potranno avere un sicuro punto di riferimento per le esigenze del territorio e, soprattutto, per l’avvio di una politica seria, trasparente e assolutamente disponibile verso il prossimo.
Le prime notizie sulla presa che la professoressa Ferraioli stà avendo sui potenziali elettori sono tutte confortanti; qualsiasi località della provincia che in questi giorni le capita di toccare, nel corso del suo tour, rispondo alla grande ed in maniera entusiastica. Chi non ha mai conosciuto la Ferraioli si accorge subito della sua bontà, della sua umiltà e della sua istintiva disponibilità all’ascolto; non per caso è nata in una casa di paese di Pagani, come Ella stessa dichiara.
La Ferraioli stà portando avanti un nuovo modo di fare politica, senza false promesse o pacche ingannatrici sulle spalle; Lei può dispensare soltanto trasparenza e legalità, ma anche affabilità e comprensione; e queste sono doti naturali che andrebbero consolidate nel segreto dell’urna per premiare un riferimento non scaltro ma sincero ed umile.
(*) – Errata corrige: La professoressa Ferraioli è stata candidata per le Europee del 2014 conquistando ben 35.700 voti; un numero di voti davvero impressionante.