SALERNO – C’era una volta la raccolta differenziata a Salerno, i tempi in cui veniva decantata e prepotentemente pubblicizzata sono ormai alle spalle. C’era una volta la raccolta differenziata migliore d’Italia e, forse, d’Europa e del Mondo, ora non c’è più. I proclami autarchico-televisivi dell’ex sindaco Vincenzo De Luca sono un antico e spento ricordo.
Adesso Salerno non solo non è più prima in campo nazionale ma non lo è neppure a livello regionale; l’ultimo rapporto di Legambiente pone la nostra città addirittura al secondo posto tra le città di provincia della regione Campania con il suo modesto (si fa per dire !!) 61% rispetto al non esaltante primo posto con il 62% della mastelliana Benevento; Caserta è al 45% mentre chiudono l’elenco Avellino e Napoli con un misero 31,39%.
Ma se la nostra città capoluogo di provincia scende e perde colpi, non altrettanto accade nei comuni del territorio in cui ben 86 realtà superano il 65% di raccolta differenziata.
Su tutti svetta e si illumina la stella di Sassano con il suo splendente 97% che rasenta la perfezione, o quasi. A ruota c’è Tortorella con il 96% mentre Morigerati si piazza al terzo posto con l’89%.
La sorpresa è rappresentata da Baronissi con l’80,90 % seguita a ruota da Bellizzi con il 79%; si affaccia tra le migliori anche Cava de’ Tirreni con il 65%, ma qui già siamo nel discorso delle città che superano i 50mila abitanti con tutte le problematiche connesse.
Non seguo le performance televisive del venerdì di Vincenzo De Luca quindi non so se ne ha già parlato, sicuramente se non lo ha fatto lo farà e saranno certamente cannonate contro Legambiente che da un po’ di tempo a questa parte non rientra nelle grazie del governatore e forse tra qualche settimana sentiremo Crozza dire: “A Salerno la monnezza non l’ho portata io”, quasi come a dire che finalmente c’è qualcosa a Salerno che non è stata portata dall’ex sindaco. Ma per dire questo dovrà contraddirsi perché sul versante della qualità della vita, strettamente connesso alla raccolta differenziata, da sempre proclama che “a Salerno la qualità della vita l’ho portata io”, e su questo versante è già stato smentito dalle classifiche del “Sole 24 ore” che ha scaraventato Salerno verso gli ultimi posti. Ma per Lui anche il Sole24Ore è un giornalino da quattro soldi.
Altra storia, invece, è quella di Sassano, un piccolo comune della provincia di Salerno, retto da un sindaco ambientalista come Tommaso Pellegrino che, in pochi anni, è riuscito a far passare come un messaggio culturale il problema della raccolta differenziata; un messaggio che la gente del luogo ha subito fatto suo collaborando con le autorità comunali. Anche gli addetti alla raccolta si distinguono, a Sassano, per laboriosità e capacità tecniche, soprattutto nell’aiutare la popolazione a capire il complicato, forse, cartello raffigurante con immagini a colori le varie tipologie di raccolta.
Non è un caso se i primi tre comuni ricicloni del 2017 ricadono sotto l’egida del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni; e di questo Tommaso Pellegrino prende atto e dice: “E’ un risultato soddisfacente anche se la strada è ancora lunga e dovremo impegnare molte delle nostre risorse per raggiungere l’obiettivo della perfezione che non è più molto lontano. Soprattutto dobbiamo impegnarci a far veicolare al meglio il messaggio che la comunità da me rappresentata ha recepito come un’esigenza naturale e non come una forzatura”.
Gli fa eco Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania: “Per far ciò dobbiamo innanzitutto superare i pregiudizi sul tema dei rifiuti che nascono, sì da preoccupazioni concrete, ma che possono essere superate grazie a un’alleanza di tutti gli attori dell’economia circolare regionale e nazionale. Nella nostra regione sono presenti eccellenze imprenditoriali su cui poter contare e, partendo proprio da queste, dobbiamo lavorare affinché si modifichi il tessuto connettivo dell’economia campana per mettere in piedi un vero e proprio progetto di sostenibilità e circolarità. Serve estendere le buone pratiche a tutta la regione, abbiamo bisogno di amministrazioni all’avanguardia, di cittadini virtuosi e di imprese attente e sostenibili, occorre completare la rete degli impianti per trattare l’organico, quelli di riciclo di tutte le filiere e frazioni nei luoghi ancora sprovvisti, i siti produttivi per la preparazione per il riutilizzo, e applicare tutte le innovazioni tecnologiche che sono in grado di recuperare materia dai rifiuti considerati fino a ieri irriciclabili”.
Vivo a New York nativo di sassano un piccolo
Paese di circa 5000 abitanti ,vedendo queste
Notizie su Facebook per la differenziale mi rallegro
Col sindaco Pellegrino di un grande lavoro e
Tanti auguri.