SALERNO – Ad eclatare la notizia, gia’ dta da La Cktta’, e’ stato Salernonotizie.it in data 26 dicembre 2017.
Per corettezza deontologica e’ giusto riportare per intero cosa ha pubblicato il noto giornale online salernitano: “La giunta comunale di Salerno ha approvato il Piano triennale delle opere pubbliche 2018/2020 per un importo di circa 538 milioni di euro. Per il 2018 la somma disponibile è di oltre 274 milioni di euro di cui 48 milioni sono indicati come entrate acquisite mediante apporto di capitali privati. Nell’elenco del piano di opere pubbliche a Salerno l’amministrazione comunale guidata da Vincenzo Napoli ha incluso anche la realizzazione del nuovo cimitero urbano. Poi c’è la riqualificazione dello stadio Vestuti. Per l’opera i privati mettono a disposizione 20 milioni di euro per consentire la riutilizzazione dello storico stadio che ospiterà spazi per vari tipi di sport, ma anche spazi per incontri e tempo libero. Rientrano negli interventi urgenti anche la manutenzione straordinaria di tutti gli impianti sportivi e la riqualificazione dei campi di calcio De Gasperi, 24 maggio 1999 e Settembrino. Nel piano delle opere pubbliche a Salerno anche gli interventi di manutenzione alle scuole materne, elementari e medie. Novecentomila euro per ogni categoria di istituto in tre anni; vale a dire un intervento totale di 2 milioni e 700mila euro per rimettere a nuovo le scuole cittadine di competenza comunale nel triennio”.
Bene !!, una notizia del genere per una cittadina di poco superiore ai 150mila abitanti (com’e’ Salerno) andrebbe studiata, analizzata e supportata o criticata, a seconda dei punti di vista. Purtroppo siamo abituati a leggere solo le notizie senza alcun tipo di commento.
La prima cosa che si dovrebbe fare, in casi come questo dell’annuncio (cioe’ chiacchiere) di una pioggia di denaro pubblico sulla citta’, e’ quella di capire o meglio di ricordare quante altre volte abbiamo assistito a questi proclami di chiaro stampo deluchiano, e quante opere pubbliche complete possiamo oggi ammirare.
Se analizziamo le opere realizzate nei rispettivi lunghi mandati al governo della citta’ da Alfonso Menna (detto Fonz’ a luce) e da Vincenzo De Luca (detto Vicienz a funtana) prendendo come base di discussione i loro nomignoli e’ facile fare subito una prima constatazione: le luci di Fonz’ ci sono ancora e funzionano anche, mentre delle fontane di Vicienz non ce n’e’ nemmeno una con l’aggravante che non hanno mai funzionato. Basterebbe questo piccolo raffronto per capire che tra i “due grandi sindaci” (almeno dal punto di vidta della longevita’) la differenza a tutto vantaggio di Fonz e’ notevole.
Adesso e’ arrivato il primo proclama su un’impressionante mole di lavori pubblici previsti per i prossimi tre anni. Sara’ vero ? Se si dovremo, alla fine dei tre anni, inchinarci tutti dinanzi al sindaco di Salerno che ha realizzato opere pubbliche pu’ di tutti gli altri che lo hanno preceduto, se no dobbiamo tristemente prendere atto che l’attuale sindaco se non peggio e’ quantpmeno come gli altri.
Ci arebbero comunque tante altre domande e/o considerazioni da fare; una per tutte e’ quella della gestione di una cifra cosi’ imponente senza il rischio di cadefe nelle rappole di tangentopoli; e’ il caso che qualcuno ricordi che la tangentopoli degli anni ’90 prese il via per un imponente pacchetto di lavori pubblici il cui costo era pero’ sette volte inferiore a quello di oggi. Nel 93 a Salerno furono avviate opere per circa 150miliardi delle vecchie lire, pari a circa 75milioni di euro di oggi.
Ma adesso tutto andra’ bene per due motivi principali: uno, i tempi sono cambiati e al governo della citta’ e della regione c’e’ chi quella tangentopoli se non la favori’, quanto meno non cerco’ minimamente di arginarla. Due, le opere annunciate non si faranno, soldi non ne arriveranno e, quindi, nessuno correra’ alcun rischio. Per buona pace di tutti.