Elezioni 2018: Forza Italia, la guerra continua !!

 

Aldo Bianchini

 

SALERNO – “Lasciate ogni speranza voi ch’entrate” nella sfera magica di Forza Italia di Salerno; una sfera retta da un soggetto che forse non capisce niente di politica o almeno non conosce niente della politica locale, ma è costantemente contornata da altri soggetti minori che spingono per ottenere due obiettivi: la lontananza della Carfagna dal territorio e la chiusura a riccio del cerchio magico che le ruota intorno. Un manipolo di personaggi (Crozza direbbe “personaggetti”) disposti al sacrificio del silenzio, almeno fino a quando hanno la certezza che l’unta dal signore difende le loro rispettive posizioni, dal parlamento nazionale ai vari comuni del territorio.

            Per questo assistiamo, adesso, all’ennesima guerra senza esclusione di colpi bassi e sottobanco, e quando la Carfagna decide di affondare lo fa senza alcun ripensamento e, costi quel che costi, attacca anche l’ex governatore Stefano Caldoro impedendogli qualsiasi scelta sul territorio salernitano mentre Lei stessa cerca di posizionarsi nel napoletano, ben sapendo che a Salerno le prenderebbe di brutto contro le falangi cammellate del sistema di potere deluchiano.

            La guerra contro Caldoro potrebbe costarle, però, molto caro; Caldoro non è l’ultimo arrivato e se decide di staccarsi da Forza Italia potrebbero essere guai per tutti. In definitiva l’ex governatore voleva soltanto posizionare uno dei suoi uomini migliori, Antonio Fasolino, che comunque è tuttora portatore di un patrimonio elettorale personale davvero invidiabile.

            La calma di Caldoro è soltanto apparente, sa bene che mentono tutti quelli che dicono che “Mara presto capirà gli errori” e che deve prepararsi ad una lunga ed estenuante guerra che da sempre determina sfasci e tracolli all’interno del partito salernitano di Berlusconi, e non solo; e sa anche bene Caldoro che dietro la Carfagna ci sono quei tipici personaggetti di provincia che all’ombra di colei che è stata calata dall’alto vivacchiano saldamente abbarbicati a poltrone che diversamente non avrebbero mai avuto.

            Ora viene il bello, anzi il brutto, per Forza Italia che se non riesce a ricomporre questa ennesima pesante frattura è destinata ad un’altra scissione; Caldoro in provincia di Salerno è ancora forte e conta su uomini di peso elettorale e di immagine pubblica; oltretutto c’è da vagliare la posizione futura del vice coordinatore provinciale Gaetano Amatruda che è assolutamente fedelissimo di Caldoro.

            Cosa farà Amatruda e, soprattutto, cosa faranno Enzo Fasano e Franco Cardiello che sperano nell’ennesima “grazia ricevuta” ? Non è facile rispondere, c’è già chi parla di possibili candidature di Roberto Celano e di Lello Ciccone, ma i discorsi sono ancora all’inizio e davanti c’è ancora molta strada da percorrere.

            Il primo ad uscire allo scoperto è il sen. Enzo Fasano (ex macchina di voti !!) che a margine del primo degli appuntamenti di “Incontrare, ascoltare, programmare”  ha diffuso una dichiarazione finalizzata alla proiezione esterna di un partito unito, coeso e pronto a dare il meglio di se per il trionfo del centro destra: “”E’ con questo spirito unitario, collaborativo ed inclusivo che continueremo a lavorare per dare da Salerno e dall’intera provincia, che più di altre paga l’invadenza di un centrosinistra inadeguato che sostanzia tutti i propri limiti nella gestione deluchiana, un contributo straordinario alla vittoria del presidente Berlusconi e del centrodestra.  Salerno non ha mai deluso e questa volta vogliamo essere la vera sorpresa in termini di consensi e di proposta politica””.

            Cosa dire a commento; per quanto mi riguarda mi sembra di leggere una dichiarazione di circostanza ed assolutamente lontana dalla realtà che, invece, ha registrato sulla scena sempre personaggi capaci solo di distruggere quanto di buono rappresentava, di volta in volta, il partito di Berlusconi.

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