Salerno: Amatruda, dieci domande a Piero De Luca. Per costruire civiltà e parlare di politica

La redazione

 

SALERNO – Riceviamo dalla segreteria provinciale di F.I., e volentieri pubblichiamo, la nota contenente dieci domande rivolte da Gaetano Amatruda (vice segretario prov. Forza Italia) direttamente al dr. Piero De Luca che, secondo i bene informati, si appresta a varcare la soglia di Montecitorio per inoltrarsi nei meandri del “Transatlantico”.

“A te, che appartieni a quel mondo che ha ‘sfracassato’ (consentimelo) con questo stile, dieci domande. Sulla politica e senza affrontare nessuna questione giudiziaria e senza affrontare la questione Andrea Lembo”. Cosi Gaetano Amatruda, vice coordinatore provinciale di Forza Italia Salerno, sui social si rivolge a Piero De Luca. Della segreteria regionale del Pd e riferimento a Salerno.

 

“Per provare – sottolinea – ad avviare, con civiltà, un confronto. Continuerai a tacere su tutto, protetto nel tuo mondo ovattato ed imitando la peggiore caratteristica di papà, o proverai a parlare di politica?”

 

Poi le domande. “Sarai candidato nel collegio uninominale di Salerno o nella lista proporzionale alla Camera? Tu al Parlamento, tuo fratello assessore (senza essere candidato), tuo padre Presidente della Giunta. Non credi siate troppi? Nicola Landolfi, preparato e giovane segretario provinciale del Pd, viene defenestrato. Con quale meccanismo il Pd sceglie la classe dirigente? Stato di famiglia, tasso di fedeltà o meritocrazia?”.

 

Dopo le prime tre domande sugli aspetti del Pd quelle sulla città. “Il ventennio De Luca – sei candidato come espressione di questa stagione – ci consegna, in città, la tassazione più alta. Uno qualità della vita sempre peggiore è con la povertà che cresce. Una zona industriale devastata. Opere incompiute. Legittime inchieste giornalistiche o bufale? La litoranea invasa dalle prostitute, l’unica città in Italia dove si spara per attaccare manifesti elettorali mentre i giornali raccontano di Salerno capitale del riciclaggio. Credi esista un problema criminalità a Salerno? Che giudizio hai delle partecipate cittadine? Non credi si sia proceduto ad assunzioni senza trasparenza, senza concorsi chiari? Si ha l’impressione che siano servite solo ad aumentare le cliente”.

 

“Gli insulti agli avversari, la delegittimazione delle opposizioni. Gli scontri – ed è la sesta domanda – con i giornalisti. Credi sia lo stile da assumere?”.

 

Poi Amatruda provoca sui collaboratori “Tuo padre isola gli amici in disgrazia. Capitò con Mario De Biase, poi ha abbandonato ottimi collaboratori come Alfonso Bonaiuto e Lello Mastursi. Tu dirigente regionale del Pd. Perché non difendete mai la squadra?”.

 

L’ottava domanda è sulle uscite più recenti del Presidente De Luca “Il Presidente della Regione, tuo padre, si presenta come il più autentico interprete della destra europea. Il tuo riformismo come si concilia con questa impostazione?”.

 

Le ultime due sono sulle vicende politiche salernitane. Quelle vecchie che hanno avviato la stagione deluchiana. “Conosci – chiede Amatruda – la storia politica salernitana? L’esperienza del tuo papà iniziò con le giunte laiche e di sinistra di Enzo Giordano. Tuo padre, preso dal furore giustizialista, tradi’. Cosa pensi di quella stagione, del sindaco galantuomo Vincenzo Giordano? La prima Repubblica a Salerno fu interrotta, di fatto, dalle inchieste della Procura. Una falsa rivoluzione giudiziaria. In prima linea il Pm Michelangelo Russo. La tua idea?”.

            NOTE: Naturalmente ci riserviamo di approfondire e commentare, come spesso facciamo, il contenuto della lunga missiva che abbiamo pubblicato integralmente.

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