Felice Bianchini junior
SALERNO – Nell’edizione dello scorso 25 novembre del quotidiano “Il Sole 24 Ore” è stato pubblicato un articolo dal titolo “Il flop dei Trem-Bond per il Sud”.
In esso, infatti, viene nuovamente menzionata la Banca Monte Pruno per una delle sue numerose “best practices” nell’ambito della sua azione a servizio del territorio.
Nel testo si fa riferimento ai cosiddetti Trem Bond, cioè i Titoli di Risparmio per l’Economia Meridionale, nati per sostenere l’economia delle aziende del sud, al fine di portare dei vantaggi e dei miglioramenti alle piccole e medie imprese operanti nel Mezzogiorno.
La Banca Monte Pruno, infatti, figura tra le poche realtà bancarie, solo quattro, che hanno emesso questa tipologia di prodotto fin dalla loro nascita.
La rilevazione è del quotidiano economico “Il Sole 24 ore” secondo cui i Trem Bond rappresentano un vero e proprio flop, in quanto, in questi anni le banche hanno preferito collocare presso la clientela altri strumenti, nonostante alcuni elementi di vantaggio che potevano essere colti.
Essi danno la possibilità di generare un duplice effetto positivo sull’economia territoriale: in primis, erano ideate per finanziare, attraverso i risparmi delle famiglie, le piccole e medie imprese, nonché i progetti etici nel Mezzogiorno; in secondo luogo, non da meno, garantivano un’aliquota sulle cedole prodotte pari al 5%, invece, del 26%.
In sintesi, i Trem Bond scontano un doppio vantaggio: alimentare il circuito dei finanziamenti nel territorio, mettere le famiglie nelle condizioni di pagare meno tasse sugli interessi maturati.
L’articolo afferma, per l’appunto, come i Trem Bond erano e sono ancora una buona idea, ma in particolare i grandi gruppi bancari sono stati totalmente assenti da questo mercato. Ad emettere i Trem Bond è stata per lo più la rete delle BCC.
“Apprendiamo – ha dichiarato il Direttore Generale della Banca Monte Pruno Michele Albanese – sempre con una certa soddisfazione queste notizie che arrivano dalla stampa nazionale. Tali strumenti prevedono una serie di importanti adempimenti per essere collocati, oltre che queste obbligazioni emesse dalla nostra Banca sono, oltretutto, garantite anche dal Fondo degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo. Solo per il 2017 abbiamo collocato Trem Bond per ben 11 milioni di euro, mentre dalla loro nascita il totale del collocamento della nostra Banca è stato pari a circa 20 milioni di euro. Per noi rappresenta un ulteriore elemento di vanto perché abbiamo, con essi, dato nuovamente e concretamente vita a quel circuito positivo di alimentazione dell’economia territoriale. Non da meno anche il vantaggio fiscale di cui i nostri risparmiatori hanno beneficiato”.