PADULA – Il rivoluzionario concetto alla base dell’immunoterapia, un nuovo approccio terapeutico, è combattere il cancro come se fosse un’infezione, scatenandogli contro il sistema immunitario. Se chemioterapia e radioterapia prendono di mira il tumore, infatti, l’immunoterapia va invece ad attivare e rinforzare il sistema immunitario del paziente, inducendolo ad attaccare le cellule malate dall’interno.
Gli approcci all’immunoterapia possono essere diversi. Uno dei più promettenti è quello che interviene sui cosiddetti “checkpoint immunitari”, che sono vie metaboliche che inibiscono l’azione delle cellule adibite alla difesa del nostro organismo. Ne è un esempio l’azione della proteina chiamata PD-L1, che legandosi con degli specifici recettori posizionati sulla superficie dei linfociti T, le cellule più importanti della nostra difesa immunitaria, ne inibisce l’azione. Alcuni tipi di tumore sfruttano questo meccanismo a loro vantaggio, producendo essi stessi la proteina, così da eludere essi stessi il sistema immunitario. Come riferisce Nature, pazienti che non hanno mai risposto ad altri trattamenti antitumorali hanno mostrato una regressione a lungo termine della malattia dopo aver assunto farmaci che bloccano PD-L1 o il suo recettore.
Questa però è solo una delle tecniche immunoterapiche a disposizione degli scienziati. Il metodo forse più sfruttato al momento è quello che consiste nell’utilizzo di anticorpi monoclonali, ovvero molecole proteiche altamente specifiche, che vanno a riconoscere altre molecole, chiamate antigeni, presenti sulla superficie delle cellule, comprese quelle tumorali, innescando la risposta immunitaria. La Food and Drug Administration ha già approvato più di una dozzina di farmaci a base di anticorpi monoclonali.
Un terzo approccio è quello dei vaccini contro il cancro. Si tratta in questo caso di farmaci che hanno lo scopo di immunizzare il corpo contro certo tipi di tumore e prevenirne la comparsa o che vanno a provocare nel paziente una risposta immunitaria specifica contro le cellule tumorali. Un esempio è il vaccino contro il Papilloma virus, che favorisce il carcinoma alla cervice.
Rispetto ai trattamenti classici, l’immunoterapia offre alcuni vantaggi non trascurabili. Uno dei più significativi è la possibilità di attaccare le cellule tumorali anche in punti non raggiungibili da un chirurgo o in caso di metastasi. L’immunoterapia inoltre presenta generalmente effetti collaterali più contenuti, anche se non del tutto assenti, dato che non va a danneggiare i tessuti sani che circondano il tumore.
direttore: Aldo Bianchini