da Meetup Amici di Beppe Grillo di Salerno
SALERNO – L’ex assessore all’ambiente del Comune di Salerno, Gerardo Calabrese, chiosa dalle colonne di “Le Cronache” sulla vicenda dell’impianto di compostaggio prendendosela con i cittadini e non con la sua stessa amministrazione che ha causato un enorme imbroglio a danno della collettività.
Calabrese mente sapendo di mentire nel tentativo di difendere colui che, dopo la bocciatura elettorale, lo ha “recuperato” a suon di nomina nella società regionale “Campania Ambiente e Servizi S.p.A.”.
Le sue affermazioni che colpevolizzano il “lassismo dei cittadini ciò che ha influito sull’aspetto economico e sui costi della raccolta dei rifiuti” non onorano la lealtà nei confronti dei salernitani (in passato anche suoi sostenitori) che, con il pagamento di bollette salatissime, non sono i carnefici ma le vittime.
Sarebbe bastato leggersi i documenti prodotti dall’Autorità Nazionale Anticorruzione per rendersi conto che le colpe sono da ricercarsi ovunque, tranne che tra la popolazione salernitana.
Potremmo ricordargli, ad esempio, la Delibera di Giunta Comunale n. 649 del luglio 2012 nella quale si evidenzia come il Comune fosse pienamente cosciente dell’errato conferimento di rifiuti indifferenziati nei giorni di raccolta dell’organico. A tale anomalia, suscettibile come è noto di sanzioni amministrative, il Comune ha ritenuto di porre “rimedio” riconoscendo un extra costo al gestore dell’impianto per lo smaltimento in una propria discarica di un quantitativo di sovvalli superiore a quello fisiologico di progetto e che ciò fosse comunque conveniente visto che la Daneco aveva offerto uno “sconto” sullo smaltimento in discarica praticando un prezzo inferiore a quello di altri impianti.
Nella Delibera la maggiore spesa si stimava pari a 720.500 Euro!!!
Sarebbe interessante sapere dall’ex-assessore come mai, pur essendo a conoscenza di questo problema, non ha preso provvedimenti affinché si migliorasse la qualità della FORSU anziché far autorizzare una spesa così alta per garantire a Daneco il trasporto fuori regione di questo materiale in una discarica, quella di Pianopoli (CZ), di proprietà della stessa Daneco, in violazione dell’art. 182, comma 3, del D.lgs. 152/2006 che vieta lo smaltimento di rifiuti urbani non pericolosi in regioni diverse da quelle dove gli stessi sono prodotti.
L’ex-assessore dovrebbe spiegare anche come non ha mai detto nulla, pur essendone a conoscenza, in merito al nolo temporaneo di un vagliatore mobile del costo di ben € 650 al giorno per la eliminazione delle impurità presenti nella FORSU. Un danno economico che si sarebbe potuto evitare con il buon senso.
Infatti, ex assessore Calabrese, lei avrebbe dovuto essere a conoscenza che anche nei casi più virtuosi di raccolta differenziata è buona norma progettare l’inserimento di un vaglio che rimuova dalla massa di rifiuti le frazioni non biodegradabili al fine di ridurre il rischio di abrasioni, blocchi o intasamenti durante il percorso.
Quindi, Sig. Calabrese, Lei ignora anche che l’A.N.A.C. ha puntato il dito contro gli Enti di controllo, A.R.P.A.C. e I.S.P.R.A. che, pur essendo a conoscenza della situazione, non hanno condotto alcuna azione nei confronti della Regione Campania.
In conclusione nonostante l’istruttoria abbia rilevato che l’impianto di digestione dei rifiuti non rispetta le finalità di progetto, che il Comune di Salerno ha sopportato per anni elevati costi di gestione (prelevando i soldi dalle tasche dei cittadini ignari), che il Comune stesso non ha effettuato nessun controllo sull’operato del gestore dell’impianto, che Salerno Pulita SpA non ha effettuato una buona raccolta differenziata, che sono state violate numerose norme del codice dell’ambiente e del codice degli appalti, Lei vorrebbe far credere che la colpa è dei salernitani?
La risposta la affidiamo ad una citazione, quella del Principe Antonio De Curtis che la pronunciava mentre prendeva il gomito del suo interlocutore.
Questa sua uscita pubblica, Sig. Calabrese, conferma i motivi per cui i cittadini non hanno voluto riconfermarla alle ultime elezioni. Se Lei avesse avuto un minimo di rispetto nei confronti delle famiglie avrebbe fatto adottare politiche serie di riduzione della tariffa sui rifiuti, evitando sprechi, riducendo i costi e migliorando la comunicazione e la cultura del riciclo e del riuso. Queste soluzioni avrebbero favorito un aumento della differenziata e non ne avrebbe decretato l’agonia.
Quindi le colpe le vada a cercare tra i suoi colleghi amministratori, i cittadini andrebbero elogiati per i grandi sacrifici a cui li avete costretti.
Salerno, 26/10/2017