PISANO/3: la fabbrica dei sogni e la Manchester delle Due Sicilie !!

Aldo Bianchini
SALERNO – La politica non sa decidere e, di conseguenza, non sa scegliere; preferisce rimanere nel limbo dell’incertezza, pronta a schierarsi dalla parte che sembra avviarsi al maggior consenso elettorale possibile e lesta a cambi are direzione appena il vento soffia in maniera diversa.
A proposito del vento che soffia è utile ricordare a chi lo avesse già dimenticato che sulle Fonderie Pisano si sono un pò tutti divertiti a scaricare le loro ansie e le loro frustrazioni, dai componenti il Comitato Vita e Salute ai vari politici scesi in campo pro o contro la fabbrica che per almeno trent’anni ha soddisfatto i sogni, le aspettative e i desideri di intere generazioni di salernitani.
Tutti si sono scatenati sulle Fonderie e contro le Fonderie, nessuno ha mai pensato alle centinaia e centinaia di posti di lavoro che quell’avamposto industriale-imprenditoriale della Valle dell’Irno e tutti hanno dimenticato che proprio quelle Fonderie, quando il vento soffiava in favore, vennero indicate come l’insediamento più importante e continuativo della mitica e indimenticabile “Manchester delle Due Sicilie”, così era soprannominata nell’800 la vallata a nord ovest di Salerno.
Vi racconto cosa accadde per un semplice “centralina di monitoraggio” da installare a Fratte e cosa produsse il litigio furioso tra Comune (sindaco De Luca) e Regione (assessore Romano). Correva l’anno 2014 e di fronte alle proteste del “Comitato Vita e Salute” si arrivò al mese di aprile quando la querelle toccò l’apice mediatico.
Il 23 di quel mese l’assessore regionale all’ambiente, Giovanni Romano (centro destra e tenace avversario politico di De Luca) dichiarò pressappoco così: “Il monitoraggio della qualità dell’aria in tutta la Campania continua ad essere al centro dell’attenzione della Giunta Regionale. Per assicurare un controllo costante, l’Arpac si è dotata di 5 stazioni mobili in grado di misurare anche le polveri sottili. E fin dallo scorso febbraio è stata chiesta al Comune di Salerno la disponibilità di un sito recintatp dove collocare la stazione. Ad oggi non abbiamo ancora avuto risposta. L’attivazione di ulteriori stazioni mobili, di cui una a Fratte, si è resa necessaria perché la centralina fissa situata nella zona è finalizzata al monitoraggio dell’inquinamento fotochimico e non al controllo di impianti industriali ”. Una dichiarazione, tutto sommato, abbastanza esplicativa, meditata e senza alcuna punta velenosa se non la reiterata richiesta di una risposta.
No, un’offesa simile non poteva essere tollerata, l’ira del “pelide Vincenzo” si scatenò subito; il giorno 23 aprile 2014 cadeva di mercoledì e per replicare il sindaco di Salerno avrebbe dovuto attendere il venerdì per esternare le sue apodittiche sentenze dalle frequenze di Lira Tv (che per Salerno è un po’ come la televisione di Stato); non poteva attendere tanto tempo, la replica dove va essere immediata, secca e fulminante, altrimenti il popolino avrebbe cominciato ad avere dei dubbi sulle capacità affabulatrici del kaimano. De Luca non ce la fa ad attendere la sua trasmissione televisiva del venerdì ed alle ore 12.45 di giovedi 24 aprile 2017, dalle frequenze di Radio Alfa (nota e grossa radio privata di Teggiano) nel corso della trasmissione “S come Salerno” spara le sue bordate contro l’assessore regionale fino quasi alla sua ridicolizzazione: “Cialtronerie le dichiarazioni dell’assessore regionale, anche domani (25 aprile !!) sebbene sia festa sono disposto ad incontrare sia l’assessore che i tecnici perché firmerò direttamente io l’autorizzazione sulla quale stanno speculando in malo modo. Nei prossimi giorni inconterò anche il titolare delle Fonderie Pisano per studiare insieme un piano d’azione che porti ad un a soluzione definitiva della vicenda che in queste ore tiene banco a Salerno dopo la pressione e le manifestazioni del Comitato Vita e Salute sull’inquinamento del quartiere di Fratte”. La dichiarazione radiofonica di De Luca fu pubblicizzata, come al solito, attraverso una rete di diffusione immediata che toccò tutte le redazioni giornalistiche della città e della provincia (conservo ancora il comunicato ufficiale); tutti contenti, De Luca aveva lanciato il suo proclama, anche se nei giorni successivi non accadde nulla e saltò anche l’incontro con il titolare o i titolari delle Fonderie Pisano. Ma questo la gente non lo sa e, come spesso accade, rimane attaccata e impressionata alle furibonde e spettacolari, per presa nell’immaginario globale, esternazioni deluchiane.
Nel frattempo l’avamposto industriale-imprenditoriale è andato avanti, con grandi sacrifici, ed ha cercato sempre e comunque di ammodernare continuamente le sue strutture, di renderle meno inquinanti, di metterle al passo con i tempi dal punto di vista dell’igiene e della sicurezza antinfortunistica; mentre la politica e il Comitato hanno continuato indefessamente le rispettive battaglie, ognuno per conto proprio e senza minimamente coinvolgere i diretti interessati, cioè la fabbrica e i lavoratori che soltanto grazie alla “fonderia dei ogni” hanno avuto la possibilità di continuare a vivere, a crescere ed a prosperare.
Alla prossima.

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