ROMA – Il, 25 settembre, a Roma è venuto a mancare Giovanni Russo, scrittore e giornalista, anzi, uno dei più grandi giornalisti italiani del secondo Novecento (inviato speciale del <<Corriere della Sera>> e poi suo assiduo collaboratore fino agli ultimi anni, dopo aver partecipato all’avventura del <<Mondo>> di Mario Pannunzio) : meridionalista senza retorica e senza illusioni, che ha raccontato con sguardo impietoso, in numerosi libri, tutte le contraddizioni, le miserie e i fallimenti legati alla questione meridionale.
Alessandro Galante Garrone ha definito il suo libro più famoso, Baroni e contadini (Laterza, 1955), <<un classico della nostra letteratura meridionalistica>>, che <<ci richiama, per il suo audace spirito di battaglia, alla grande letteratura riformatrice del Settecento nell’Italia meridionale, inaugurata dal Genovesi>>.
Nato a Salerno nel 1925, era molto legato a Padula, il paese della madre, Rosa Scolpini, dove ritornava spesso con estremo piacere.
Egli appartiene alla storia del Circolo Sociale <<Carlo Alberto>> di Padula, di cui era Socio Onorario, non solo per il suo articolo dell’agosto 1954 ( Il paese degli Americani ), così ricco di notizie sul paese di allora e sul nostro Sodalizio, ma anche per il rapporto di stima e di affetto che aveva stabilito con tutti noi negli ultimi anni : ne fanno fede i due incontri culturali in suo onore a Padula del 14 giugno 2009 e del 21 ottobre 2011, ma soprattutto la sua puntuale e commossa <<testimonianza>> consegnata alle pagine del volume che racconta la storia del Circolo stesso (Una storia, tante vite, 2014).
Nell’occasione luttuosa, tutti i Soci esprimono il loro sincero cordoglio e sono vicini alla famiglia dell’indimenticabile Giovannino.
Il Presidente, Felice Tierno