Felice Bianchini junior
NAPOLI (24.09.17)– Buonomo (Legambiente): “Sul Vesuvio per mantenere riflettori accesi su territorio colpito dalle fiamme e che necessita di rinaturalizzazione e manutenzione. Dopo le ceneri c’è rischio del fango ”
Dalla pulizia delle aree e sentieri dei parchi nazionali alla riqualificazione dei giardini e aree verdi delle città alla pulizia delle spiagge e dei fondali marini. Cittadini, rifugiati ,comunità di immigrati, dipendenti delle aziende green, studenti e bambini delle scuole: oltre 30mila i volontari impegnati a ripulire e riqualificare dai rifiuti abbandonati in oltre 350 aree, con la partecipazione entusiasta di centinaia di scuole. Sono i numeri dell’edizione numero 25 di Puliamo il Mondo, la più grande iniziativa di volontariato ambientale organizzata da Legambiente in collaborazione con la Rai.
Stamattina iniziativa a Boscotrecase all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio colpito quest’estate dagli incendi. Con lo striscione “Non scherzate con il fuoco” tutti insieme cittadini, bambini, rappresentanti delle forze dell’Ordine e sindaci.
“ In questi 25 anni abbiamo sempre avuto un ottimo feed-back dai cittadini che hanno partecipato con grande entusiasmo alla nostra campagna per contribuire, con azioni di cittadinanza attiva, a fare qualcosa di concreto per l’ambiente. La partecipazione e la sensibilizzazione sono due temi importanti di Puliamo il Mondo ai quali si affianca il senso di responsabilità che unisce giovani, anziani, italiani e non, amministrazioni locali, imprese, scuole, che insieme si rimboccano le maniche per l’ambiente. Abbiamo voluto chiudere la settimana di Puliamo il Mondo sul Vesuvio- dichiara Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania- per tenere accesi i riflettori sull’area protetta devastata quest’estate da fiamme criminali . C’è bisogno di una responsabilità condivisa e collettiva tra cittadini, associazioni, Enti Istituzionali centrali e locali per intensificare e vigilare al tempo stesso sugli interventi di rinaturalizzazione, di bonifica e riqualificazione dell’area protetta e assicurare efficaci attività di previsione, allerta e allontanamento laddove sussistano condizioni di rischio. Le tragedie del passato, da Sarno a Nocera, dimostrano che dopo le ceneri è forte il rischio del fango. “
Le principali attività di riqualificazione si sono svolte a Napoli nelle principali municipalità con protagoniste le scuole cittadine: – grazie alla collaborazione del Comune di Napoli (Assessorato Politiche Giovanili, Assessorato all’Ambiente e Assessorato al Verde) e dell’Asia Napoli si sono svolte iniziative nelle varie Municipalità con la pulizia dei Giardini Piazza Medaglie d’Oro in collaborazione con la Fondazione Silvia Ruotolo e Libera; attività di volontariato ambientale ai Giardini del Molosiglio; a Ponticelli-San Giovanni con la pulizia aree verdi nei pressi dell’Istituto Cavalcanti e delle aree verdi del Polifunzionale di Soccavo e a Scampia con interventi di ripristino presso le aree verdi di via Fratelli Cervi.
Nel salernitano interventi a Paestum dove volontari di Legambiente insieme alla comunità di migranti e di rifugiati politici hanno ripulito un ex villaggio-camping e acquisito recentemente al patrimonio comunale, riempendo di rifiuti di ogni genere sette autocarri. Pulizia straordinaria della strada che unisce Eboli con Battipaglia con la rimozione di materassi, sanitari, materiale edile, ciottoli. A Sarno pulizia dell’area industriale mentre pulizie dei sentieri e rimozione rifiuti da microdiscariche nei comuni del Parco nazionale del Cilento, Valle di Diano e Alburni.
direttore: Aldo Bianchini