SALERNO – Qualche giorno fa abbiamo ricevuto, e pubblicato con piacere, un comunicato diffuso dall’AOU (Azienda Ospedaliera Universitaria) San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno su un presunto caso di mala sanità accaduto nel pronto soccorso del nosocomio più importante della provincia e non solo.
Il comunicato, a firma dell’ottima Cinzia Ugatti addetto stampa dell’ AOU) è duro, su questo non si discute, ma deve essere nell’ambito di quello che non è più giornalismo ma caccia alle streghe pur di scrivere qualcosa; del resto cosa possiamo aspettarci da un contesto professionale che non riesce mai ad elevarsi al di sopra delle parti. Cinzia è una giornalista navigata con tanto di professionalità alle spalle e per lei, credo, sarà stato anche spiacevole scrivere con tanta durezza, ma è la maniera giusta per incasellare l’ennesimo tentativo di sciacallaggio in danno della sanità pubblica.
Ma cosa ha scritto Cinzia Ugatti, naturalmente tenendo conto delle direttive dell’azienda, da meritare un approfondimento; ecco:
”In merito ad articoli di stampa inerenti la presunta vicenda di un anziano residente in Minori che avrebbe dovuto affrontare una “odissea” al Ruggi per essere ricoverato, cosa avvenuta, sempre secondo quanto riportato, solo dopo l’intervento dei Carabinieri chiamati dalla famiglia, la Direzione Generale di questa A.O.U. specifica quanto segue: nella notte tra sabato e domenica, alle ore 4.40, è giunto al Pronto Soccorso del Plesso Ruggi in trasferimento dall’Ospedale di Castiglione di Ravello un uomo di 73 anni originario di Minori in emorragia cerebrale. Il paziente non era intubato, era vigile ed orientato, ed ha avuto accesso immediato alla stanza dei Codici Gialli dove è stato sottoposto a visita specialistica neurologica e neurochirurgica, secondo quanto previsto dalle linee guida nazionali ed internazionali. Escluso l’interesse di natura chirurgica della patologia di base, il paziente alle ore 6.00 è stato accolto nell’Unità Operativa di Neurologia. Non risulta a questa Direzione Strategica alcun intervento dei Carabinieri. Desta rammarico constatare come sia sempre più facile riportare con enfasi notizie false alla ricerca di un improbabile scoop anziché rivolgersi alle istituzioni preposte per ottenere doverose verifiche e/o spiegazioni. Salerno, lì 28/08/2017””.
Questa volta sono perfettamente in sintonia con la posizione assunta dall’ AOU nei confronti di una stampa che, ogni giorno di più, scade come livello professionale e precipita nel baratro delle notizie date con clamore per fare cassa; una cassa che alla fine è sempre magrissima e che potrebbe essere risollevata da un’accurata strategia di informazione e comunicazione che dovrebbe, in teoria, presupporre la divulgazione della notizia ma anche del relativo messaggio interpretativo per indurre il lettore ad una valutazione più serena della vicenda che si va a raccontare. E’ ovvio che se in un titolo si spara la notizia che presso il pronto soccorso sono arrivati i Carabinieri per indurre i sanitari al ricovero di un paziente in gravissimo stato di salute, si attira l’attenzione del lettore verso le locandine posizionate attorno alle edicole che nella sostanza produrranno l’acquisto di una decina di copie in più del giornale, e non altro. Così facendo si è però seminato il pensiero della sfiducia totale anche nei confronti di una istituzione, spesso seria e coscienziosa, come la sanità pubblica.
Ecco, questa è la giusta chiave di lettura da dare al contenuto del comunicato diffuso dalla direzione generale dell’ AOU di Salerno; difatti come si fa a pensare che un plesso ospedaliero neghi così decisamente la presenza dei Carabinieri in pronto soccorso se gli stessi ci fossero stati davvero. E pubblicare la notizia dei Carabinieri in ospedale non è una notizia data per caso ma un fatto di una gravità inaudita.