POTENZA – Tutti gli indicatori di attività del San Carlo nel primo semestre 2017 smentiscono la nota allarmistica della Cgil che parla di un “declino dell’ospedale San Carlo ormai sotto gli occhi di tutti”.
I ricoveri ordinari sono passati da 10.968 a 11.370 (numero di dimessi) con un aumento del 3.66% e un maggior peso economico di 858 mila euro. Particolarmente significativa la crescita delle attività nei due reparti che qualificano il San Carlo come unico Dea di II livello in Basilicata. In cardiochirurgia sono stati dimessi 58 pazienti in più (+48.333). In neurochirurgia i pazienti dimessi sono passati da 246 a 336 (+36.6%) mentre il peso medio, che definisce la complessità degli interventi, passa da 2.05 a 2.23 determinando un maggior peso economico del 53%. Uguale trend di sviluppo esponenziale si registra nella cardiologia interventistica, che passa da 1309 a 1622 procedure effettuate (+23.9%). Sono 1079 gli accessi in più al pronto soccorso ( +4.1%) mentre le prestazioni ambulatoriali passano da 492mila a 505mila (+2.6%).
“Ancora una volta – commenta il direttore generale Rocco Maglietta – l’evidenza dei fatti smentisce le campagne allarmistiche che si susseguono con crescente intensità. Non c’è un solo dato, neanche uno, che permetta di parlare di declino. La Cgil continua a dare voce a sensazioni e incomprensioni senza confrontarsi nel merito delle cose: ieri sulle sale operatorie, oggi sulle prospettive dell’ospedale. Proprio ieri, in conferenza stampa abbiamo chiarito – e la stessa associazione promotrice dell’incontro ce ne ha reso merito – che abbiamo preso tutti i provvedimenti necessari a garantire la continuità di un reparto che solo nei prossimi mesi perderà primario e altri operatori. Il nudo confronto con i dati del primo semestre 2016 dimostrano che le nostre scelte hanno rilanciato in maniera significativa l’attività nei settori strategici dell’ospedale. Siamo fiduciosi che il tempo confermerà la verità dei fatti”.