SALERNO – Caro direttore, Michele Serra ha commentato una lettera di un lettore a proposito del Movimento Cinque Stelle e della sua tendenza ad evitare di impicciarsi di fascismo e antifascismo. Secondo lui: “La storia rigurgita di continuo le sue passioni, i suoi giudizi, le sue piaghe. Tenerne conto in eccesso significa essere prigionieri del passato. Non tenerne conto affatto significa andare incontro a una disfatta politica: è quanto accadrà probabilmente, nel breve e medio periodo, a quel Movimento, destinato a restituire i suoi voti oggi alla destra, domani alla sinistra” (La grande illusione dei Cinque Stelle: cancellare la storia; Il Venerdì di Repubblica, 21/7/2017).
Non sono d’accordo. Il Movimento Cinque Stelle ha fondato il suo successo soprattutto sulla denuncia dei privilegi della casta dei politici (sia quelli di destra che quelli di sinistra). Le ragioni di quella denuncia non mi sembrano venute meno; i privilegi sono ancora diffusi e gran parte della popolazione rimane indignata. Per questo motivo non mi sembra realistico parlare di futura disfatta politica dei Cinque Stelle. Le recenti elezioni amministrative hanno evidenziato una grave carenza dei Cinque Stelle relativamente al personale politico presente nei comuni ma questa defaillance non intacca molto le ragioni della denuncia dei privilegi dei parlamentari appartenenti ai partiti tradizionali.