SALERNO – In questi giorni la schiera dei salviniani in provincia di Salerno si sta arricchendo di nuovi e preziosi elementi, sono stati infatti nominati Francesco Coppola e Mario Morrone rispettivamente coordinatore cittadino di Castel S. Giorgio e dirigente provinciale, queste le dichiarazioni a caldo dei due nuovi giovani acquisti di Matteo Salvini: “La mia nomina a coordinatore cittadino, che oggi ho accettato con molto orgoglio e piacere, proviene da un grande desiderio di poter riaffermare che esiste ancora la possibilità di ripartire, di rinnovare, di cambiare in questo territorio in cui vivo, dove vi è una deriva autodistruttiva che sta deteriorando l’ambiente e le relazioni tra gli uomini. La mia iniziativa politica sarà volta a diffondere sul territorio quei sani principi di cui questo movimento politico ha fatto le fondamenta e di cui anche io sono pienamente convinto. In un paese in cui prevalgono le polemiche, gli scontri, gli opportunismi, gli scandali è ancora possibile scegliere di riedificare e dialogare. Mi rendo conto che è come proporre una politica di pace in tempo di guerra, ma non ci sono alternative se l’impegno è diretto e personale. Bisogna armarsi della consapevolezza che è possibile ricostruire anche con una politica mite, fatta fuori dal clamore e dal rumore della polemica. Una politica fatta di gesti semplici e di buon senso. Fatta di rispetto, ma anche di decisioni convinte; fatta di futuro per tutti e non solo per pochi privilegiati. Bisogna lavorare per migliorare le relazioni, per qualificare le politiche ambientali, per allargare i diritti civili, per favorire una cittadinanza attiva.” Così Mario: “Sono molto felice della fiducia che mi è stata accordata da Matteo Salvini, si tratta di una grande responsabilità. Ringrazio lui ed il segretario Falcone per l’opportunità di poter dimostrare quanto sia importante per me impegnarsi attivamente per il mio territorio con persone che veramente tengono alla propria gente, al proprio paese. Mi aspetta un duro e lungo lavoro ma sono convinto che il modo migliore per onorare tale impegno sia quello di stare vicino ai nostri compaesani ascoltarli e farsi istanza delle loro richieste. La gente è stanca e scoraggiata, c’è bisogno di cambiamento e di dare la possibilità ai giovani di potersi riprendere in mano il loro futuro per se e per le proprie famiglie. Questo che stiamo attraversando è un periodo triste per il nostro paese, sotto molteplici aspetti, è ora di rimboccarsi le maniche, affrontare e risolvere i problemi, questo dobbiamo fare, non scappare, ed io ci sono e tutti noi dobbiamo esserci, solo così potremmo avere un futuro migliore”.