Aldo Bianchini
SALERNO – Dopo la pubblicazione su questo giornale del precedente ultimo articolo sulla tratta ferroviaria Sicignano – Lagonegro è scoppiata, inevitabilmente, la polemica. Al centro della tensione politico-personale le dichiarazioni-considerazioni scritte e diffuse dal dr. Rocco Panetta (presidente del Comitato Pro Ferrovia, incardinato nel Codacons del Vallo di Diano) in merito ad un presunto impegno assunto dall’assessore regionale al turismo avv. Corrado Matera circa il suo fattivo interessamento finalizzato allo sblocco della situazione stagnante (da decenni !!) della tratta ferroviaria dismessa Sicignano-Lagonegro e, in alternativa, all’eventuale fermata aggiuntiva del Frecciarossa a Sicignano.. Dichiarazioni che sono apparse, agli interessati cui erano dirette, in quanto non veritiere rispetto alla realtà dei fatti; anche perché, almeno così si sussurra in via ufficiosa nei corridoi di Palazzo Santa Lucia, nell’incontro Matera-Panetta (abbastanza deciso nei toni) il primo non avrebbe assolutamente promesso nulla al di là della richiesta alla regione Basilicata di intercedere con Frecciarossa per una fermata a Sicignano.
Qualcuno ha addirittura parlato di “pippe mentali” (tra il filosofico, il teologico e il politico con esclusione del sentimentale !!) pervicacemente portate avanti a “tutto green” (giorno dopo giorno) da qualcuno che, nonostante le numerose e ripetute fregature (Renzi, De Luca, Regione Campania, Governo, Regione Basilicata, Provincia Salerno, ecc.), non riesce proprio a capire che molto probabilmente per la tratta ferroviaria non c’è più niente da fare e che il trasporto alternativo “Trenitalia-bus” (Freccialink) può essere attivato soltanto in casi meramente eccezionali e garantiti dal punto di vista delle entrate economiche, anche in considerazione delle non floride casse della società che gestisce Frecciarossa. Il fattivo impegno di Panetta sarebbe più comprensibile se diretto alla costituzione di un organismo sovracomunale in grado di garantire una base minima di entrate al Freccialink per l’attivazione del trasporto alternativo in grado di raggiungere da Sicignano le stazioni di Atena Lucana, Buccino, Casalbuono, Montesano sulla Marcellana, Padula, Polla, Sala Consilina e Teggiano (elencate in ordine sparso). La protesta finalizzata alla confusione non serve a niente, anzi allontana sempre di più il Comitato dall’immaginario collettivo. Ma il Vallo di Diano vive una situazione surreale ed ai limiti del paradossale (e Panetta dovrebbe saperlo molto bene) in cui diversi comuni non pagano neppure le quote per il sostentamento del Consorzio di Bacino per la raccolta dei rifiuti, figuratevi se i comuni sopra elencati potrebbero essere così volenterosi da sobbarcarsi altri oneri per offrire un servizio-comodità che, forse, la stragrande maggioranza dei cittadini valdianesi ormai non vuole più perché si è adattata da decenni a soluzioni veramente alternative.
Dalla Regione, in via ufficiale, fanno sapere che l’impegno dell’assessore Matera era diretto soltanto alla sollecitazione (famosa lettera !!) della regione Basilicata titolare del contratto con Frecciarossa da e per Matera; un contratto che non durerà in eterno (anche le casse della Basilicata sono magre) e che sicuramente è vincolato alla conclusione delle celebrazioni per “Matera capitale europea della cultura” del 2019.
Rocco Panetta, che è esperto di problemi di trasporto, dovrebbe sapere che il Frecciarossa chiede soldi anche, se non soprattutto, quando deve effettuare una fermata. E ritorna la domanda di prima: “i comuni del Vallo hanno i soldi per frecciarossa e per Freccialink ?“; ognuno si dia la risposta che crede. Sicuramente l’assessore Matera non è tenuto a mettere mano alla sua tasca ed in presenza del fatto che sia la Campania che la Basilicata non hanno soldi viene conseguenziale la sospetta spedizione della lettera e l’altrettanto sospetta risposta perché di entrambe non si conoscono gli esatti dettagli.
Dunque se è vero, come è vero, che la Regione Campania per interessamento dell’assessore Matera ha scritto la lettera di intenti è altrettanto vero che la Regione Basilicata il problema se l’è fatto entrare da un orecchio ed uscire dall’altro.
Ma al di là della costosissima operazione Trenitalia-Frecciarossa-Freccialink potrebbe esserci anche l’alternattiva, una volta ottenuta la fermata a Sicignano, di allertare le aziende locali per organizzare (con il contributo della regione e dei comuni de Vallo) il servizio sostitutivo a garanzia del trasporto degli “eventuali” turisti.
Ecco, su questi temi il dr. Panetta dovrebbe profondere il suo sforzo allontanandosi dalle facili e sterili polemiche disgregative e non costruttive che sembrano essersi impossessate del Comitato Pro Ferrovia (e non solo !!) dopo essere caduto nella trappola delle “adulazioni politichesi” sulle quali il mio giudizio rimane inalterato e molto negativo, al di là delle doverose precisazioni contenute in questo articolo. I Comitati, spesso, fanno da paravento a strumentali ed occulte battaglie politiche che non raggiungono mai l’obiettivo e non rendono neppure sul piano del consenso da parte dell’opinione pubblica.
direttore: Aldo Bianchini