FARMACIA DI MURIA: UN CONSIGLIO AL GIORNO IL REFLUSSO GASTROESOFAGEO, UNA PATOLOGIA MOLTO DIFFUSA

Dr. Alberto Di Muria

 

SALERNO – In Italia, la MRGE (malattia da reflusso gastroesofageo) ha una prevalenza dell’8,6%, con le forme più gravi che comprendono lo 0,8% di tutti i casi. Ma essa è in significativo aumento, soprattutto nelle donne al di sopra dei 40 anni di età. E’ molto comune anche in gravidanza e nei neonati.

La MRGE è sostanzialmente la risalita del contenuto acido nell’esofago. Si verifica quando lo sfintere esofageo inferiore si rilascia nel momento non opportuno, consentendo il passaggio verso l’alto del contenuto gastrico che, in virtù della sua acidità, va ad irritare la mucosa esofagea, scatenando i sintomi tipici del disturbo: bruciore o dolore alla bocca dello stomaco, nausea, difficoltà nella deglutizione; talvolta si presentano anche altri sintomi atipici quali dolore retrosternale, rigurgiti, tosse, gengiviti, laringiti o sintomi respiratori (bronchiti, asma).

Alcune sostanze possono stimolare il rilassamento dello sfintere e altre possono irritare l’esofago, esacerbando il problema. Tra questi ricordiamo: alcuni alimenti come aglio e cipolle, caffè e Coca Cola, alcool, cioccolato, fritti, agrumi, salsa di pomodoro; alcuni farmaci, quali Alfa-bloccanti, Nitrati, Calcio-antagonisti, Teofillina, Bifosfonati, Antinfiammatori. Infine, vi possono essere altre cause di esacerbazione della sintomatologia quali il fumo, l’obesità, l’alimentazione eccessiva, gli abiti stretti in vita, l’ernia iatale, la gravidanza. Per questo, il primo passo nella terapia consiste nell’esaminare lo stile di vita del paziente alla ricerca di quei fattori di rischio che possono contribuire alla sintomatologia, per eliminarli. Se ciò non è sufficiente, si può procedere al trattamento con farmaci sistemici.

Nei casi meno gravi possono essere assunti alginati o antiacidi. Gli alginati sono composti naturali prodotti da alghe che a contatto con gli acidi dello stomaco formano un gel che galleggia sopra i contenuti dello stomaco, bloccando il reflusso in maniera meccanica. Gli antiacidi sono composti a base di calcio, magnesio e alluminio che neutralizzano l’ambiente acido dello stomaco, ma hanno una durata piuttosto breve.

Nei casi più importanti, invece, si fa ricorso agli inibitori della pompa protonica o agli antagonisti H2. I primi sono i farmaci più efficaci in quanto sono i migliori per ridurre la secrezione acida gastrica. Anche gli antagonisti dei recettori H2 sono farmaci utili per ridurre la secrezione acida gastrica, anche se meno potenti.

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