SALERNO – Si è consumato a Salerno, nella prestigiosa sede di Confindustria, uno dei momenti molto importanti messi a segno dall’intraprendente direttore generale della Bcc Aquara, Antonio Marino, che si è seduto (anche se per pochi minuti) allo stesso tavolo con il presidente di Assindustria Andrea Prete.
Un rapido giro di reciproche dichiarazioni ed ecco il documento, già preparato dai solerti uffici stampa dei due organismi, che è stato sottoscritto dai due importanti personaggi dell’economia salernitana..
Il protocollo, assolutamente stringato e chiaro, nasce al fine di dare impulso alla crescita delle piccole e medie imprese associate a Confindustria di Salerno che operano, ovviamente, in un territorio di competenza della Bcc Aquara; territorio che attraverso dieci agenzie è abbastanza vasto: dalla Val Calore alla Piana del Sele, da Capaccio e Eboli fin nell’alta Valle del Sele,da Monti Picentini alle zone interne.
Le dieci sedi operative della Bcc, Aquara – Roccadaspide – Capaccio – Eboli – Battipaglia – Pontecagnano – Salerno – Oliveto Citra – Campagna e San Gregorio Magno con la loro intelligente distribuzione riescono a coprire quasi tutto il territorio a suda di Salerno e non è poco se si pensa che la banca opera anche direttamente a Salerno con una specifica filiale.
I protocolli, quando redatti seriamente come nella fattispecie, non sono mai né chiacchierificio e neppure perdita di tempo, piuttosto un momento positivo per andare incontro alle necessità finanziarie delle imprese in genere ed in particolare con riferimento ai processi di internazionalizzazione ed ammodernizzazione al fine di poter resistere nella tempesta di un mercato globale che può travolgere tutto e tutti nel giro di pochi secondi mandando alle ortiche sforzi e sacrifici di anni e anni.
Del resto se si vuole consentire il sostegno e la crescita del sistema manifatturiero, valorizzare le conoscenze e le potenzialità innovative, favorire la crescita e la qualificazione dell’occupazione, diffondere la conoscenza della capacità attrattiva del territorio nel suo complesso, non c’è altra strada se non quella del sostegno materiale attraverso un adeguato e sostenibile sistema creditizio.
Da qui l’esigenza di ottimizzare le linee di finanziamento, le condizioni promozionali per nuove imprese, le condizioni promozionali per prestiti ponte attraverso la Regione e lo Stato, le operazioni di anticipo su fatture a carico della clientela estera.
In questo il direttore generale della Bcc Aquara, Antonio Marino, sta evidenziando una spiccata conoscenza, tecnica ed amministrativa, delle problematiche che attanagliano e bloccano il territorio.
L’accordo, frutto del protocollo d’intesa, avrà la durata di un anno con rinnovo tacito e automatico.
La Bcc Aquara mette, dunque, a segno un altro tassello nel complicato puzzle del mondo bancario che, grazie o a causa delle recente riforma, è costretto a scendere sul mercato e ad entrare in competizione; due cose che il dg Marino sta dimostrando di conoscere perfettamente.