Aldo Bianchini
SALERNO – L’ultimo “pontificale” (in ordine di tempo !!) del governatore Vincenzo De Luca è servito per un annuncio importante: la cittadella giudiziaria sarà pronta per le feste di Natale 2017. E la notizia dell’ennesimo rinvio De Luca l’ha lanciata come una vittoria personale illudendo i suoi estimatori con la sua voce roboante e con un leggero digrignare dei denti; insomma tutto nel suo stile capace di distorcere la verità e di presentare la “bugia” come un pregio e non come un peccato.
Dico questo perché fu lo stesso De Luca, insieme all’ingegnere Giuseppe Passarelli (responsabile dei lavori), in data 22 aprile 2016 (un anno fa !!) ad annunciare che mancavano 550 giorni per il completamento della cittadella giudiziaria; e l’annuncio lo fece in occasione dell’inaugurazione di qualche scalino esterno della cittadella in presenza di numerosi magistrati (il capo della Procura della Repubblica, Corrado Lembo, il procuratore generale Leonida Primicerio e anche del capo della sezione penale della Corte d’Appello, Claudio Tringali, nonché il già capo dei gip Bruno De Filippis). Tra l’altro De Luca disse che avremmo assistito ad un miracolo di San Matteo, difatti i 550 giorni scadevano il 21 settembre 2017; promessa mancata, se ne riparlerà semmai a dicembre prossimo con tutti i condizionali del caso.
Quel giorno, il 22 aprile 2016, ci fu addirittura il giudice Tringali che dichiarò: “Speriamo che per San Matteo 2017 riusciremo a trasferirci. E’ una struttura pensata e creata dal nulla che ha fatto nascere una nuova storia della città. Se vedremo finite le tante opere pensate da De Luca potrebbe esserci una nuova era. Siamo orgogliosi di far parte, anche se indirettamente, di questa trasformazione urbana che potrà permetterci di svolgere il nostro lavoro in una maniera migliore” (fonte Il Mattino). Strano ma comunque avventato l’auspicio di Tringali che stimo come uno dei migliori magistrati mai apparsi sulla scena giudiziaria del nostro distretto. Eppure lui conosce bene De Luca e dovrebbe anche sapere quante bugie vengono annunciate, un giorno si e l’altro pure, dal kaimano.
Anzi più di qualcuno, quel giorno d’aprile, ci fu qualcuno che sussurrò anche una novità eclatante: quel giorno da venire la processione di San Matteo avrebbe fatto una tappa straordinaria proprio dinanzi alla Cittadella Giudiziaria sulle cui scale aspetterà il Santo Patrono, l’uomo solo al comando: Vincenzo De Luca; ai piedi della scale si sarebbe fermati l’Arcivescovo Luigi Moretti e tutte le altre Autorità (compreso quelle giudiziarie). Tutto per poter dare alla gente la possibilità di acclamarlo “Santo subito”; e probabilmente dal 2018, previa bolla pontificia, la statua di San Matteo sarà preceduta da quella di “San Vincenzo da Ruvo del Monte” che avrà l’onore di annoverare tra i suoi portatori anche il “mitico genovese” Maurizio Crozza (comico e conduttore televisivo) che tanto ha dato alla consacrazione della cosiddetta “the legend of deluchian” (la leggenda di De Luca).
Ma eravamo in aprile del 2016 e quindi qualche bugia si poteva dire e qualche errore si poteva commettere; la cosa più straordinaria e che il giorno dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2017 è rimasta ingabbiata nella morsa delle bugie anche la n.d. dott.ssa Iside Russo, magistrato di lungo corso e Presidente della Corte di Appello di Salerno, che in apertura della cerimonia ha così pontificato: “”In questa sede importante mi assumo la responsabilità di affermare che, grazie ad un lavoro costante, direi quasi quotidiano, che ha visto impegnati la sottoscritta, il Procuratore Generale, il Presidente del Tribunale ed il Procuratore della Repubblica di Salerno, Dirigenti e Funzionari amministrativi, nonché Personale tecnico del Ministero e del Provveditorato alle OO.PP. ma anche del Comune, e che ha registrato nelle riunioni della Conferenza permanente la presenza importante e simbolica dell’Avvocatura; grazie a questo lavoro “di squadra”, paziente e sinergico, nei prossimi mesi la 3^ sezione civile del Tribunale di Salerno (che tratta la materia fallimentare e delle esecuzioni immobiliari e mobiliari) si trasferirà alla Cittadella giudiziaria””. Ascoltando l’annuncio dell’ennesimo rinvio mi sono chiesto perché qualcuno all’interno dell’apparato giudiziario non ha sentito il dovere di avvertire la neo Presidente della Corte d’Apello, che giustamente poco sapeva e sa, delle numerose bugie che fuoriescono dal Palazzo di Città per tutte le questioni ed in tutte le salse.
A questo punto viene da chiedersi, ma quanto ci costerà questa benedetta cittadella giudiziaria e, soprattutto, quanto è stato speso fino ad oggi tra rinvii, sospensioni e ritardi burocratici ?