Maddalena Mascolo
SALERNO -“Les jeux sont faits, rien ne va plus” avrebbe gridato proprio così il mitico coupier di Montecarlo ai giocatori d’azzardo seduti intorno al tavolo della roulotte; naturalmente, come d’obbligo, prima c’era stato l’invito con il classico “Messieurs faites vos jeux”. Quest’ultima frase l’avrà probabilmente pronunciata l’ex mitico presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Salerno reg. cav. Alberico Capaldo, mentre la prima frase sarà uscita, forse, dalla bocca dell’ormai conclamato successore dr. Carlo Zinno che, da ieri, si siede sulla poltrona presidenziale dell’Ordine. I giochi sono fatti, dunque, almeno per i prossimi tre anni, poi si vedrà. Ho assistito a tutta la fase dello spoglio elettorale, finito nella tarda serata di ieri venerdì 25 febbraio 2017, e la sensazione che ne ho ricavato è stata quella che, nonostante la presentazione di un’unica lista di candidati con capolista Carlo Zinno (indicato come presidente !!), qualcosa non sia andata per il verso giusto in quella che si annunciava come la giornata dell’addio del presidentissimo Capaldo e dell’ingresso ufficiale del nuovo presidente Zinno. Difatti, partendo dal principio, va segnalato che su 598 iscritti all’ordine soltanto 145 hanno ritenuto di dover esprimere il proprio voto nel segreto delle urne, e di questi 145 votanti ben 25 (il 20%) sono risultate le schede nulle. Ebbene per non pensare che i Consulenti del Lavoro non abbiano saputo votare c’è da constatare che l’asticella dei votanti si è abbassata ulteriormente fissando la quota a 120; poco, molto poco se si raffronta il dato di ieri con quello di tre anni fa quando il corpo elettorale, per consacrare per l’ultima volta la presidenza Capaldo, fissò l’asticella a quota 451. Altri tempi, altri numeri, qualcuno dirà; sicuramente perché bisogna anche tener conto che la mancanza di competizione dovuta ad una sola lista in campo avrà prodotto un allontanamento dal diritto-dovere del voto. Se si va avanti nell’esame del voto va segnalato anche che 48 dei votanti non hanno offerto il loro consenso al nuovo presidente fermatosi a quota 97. Ma il nuovo presidente ha incassato il risultato senza fare una piega e senza cadere nella trappola di spocchiose polemiche che 
già circolavano durante lo spoglio delle schede mano a mano che arrivavano i risultati. Il dottor Carlo Zinno ha pagato, probabilmente, il prezzo di una difficile successione e di una dura trattativa prima di arrivare alla composizione di una sola lista che ha, comunque, blindato la sua elezione. Adesso spetterà soltanto a lui, dall’alto della sua discreta fermezza e capacità professionale ed organizzativa, dare le risposte giuste in tempi certi e ravvicinati anche al fine di imprimere quell’annunciato cambio di marcia di cui l’Ordine Provinciale dei Consulenti del Lavoro di Salerno ha, comunque, bisogno. E questo al di là dell’opera sicuramente importantissima svolta in 35 anni da Alberico Capaldo che, giova ricordare, ereditò un carrozzone uscito malconcio da battaglie intestine e che di quel carrozzone ne ha fatto un Ordine Professionale invidiato da tutti. Si è votato ieri, dunque, sia per il Consiglio Provinciale che per il Collegio dei Revisori dei Conti con i seguenti risultati:
Consiglio Provinciale:
Zinno Carlo 97 voti
Lo Iacono Anna 61
Parisi Rosa 61
Izzo Alfonso 59
Traversa Carmine 54
Adinolfi Anna 52
Borgia Giovanni 51
Cuomo Giovanni 49
Pascale Valerio 44
Collegio Revisori dei Conti:
De Chiara Giuseppe 79 voti
Piscopo Stefania 74
Grieco Mario 68
La lunga giornata elettorale e, soprattutto, la lunga attesa dei risultati si è conclusa con abbracci e strette di mano, con felicitazioni e inviti a migliorare; il tutto nel contesto di un ambiente sicuramente signorile e professionale che da ieri sera si muoverà nel solco della politica e del nuovo programma che il presidente Carlo Zinno riterrà giusto attivare ed attuare per i prossimi tre anni di vita dell’Ordine.
