FARMACIA DI MURIA: UN CONSIGLIO AL GIORNO PUBBLICITA’ E FARMACI DA BANCO

 

di Alberto Di Muria (titolare Farmacia Di Muria)

PADULA – L’espressione “farmaci da banco” deriva dalla libera traduzione dell’inglese «Over The Counter» (d’ora in poi abbreviato con OTC), termine inglese che, letteralmente, vuol dire «sopra al banco». Sono farmaci cioè “non soggetti a prescrizione medica”, che il farmacista può tenere sul banco, esponendoli per la libera vendita. Possono inoltre essere oggetto di pubblicità presso il pubblico. Altri farmaci per i quali non è necessario presentare la ricetta medica sono i cosiddetti SOP (Senza Obbligo di Prescrizione). Questi ultimi, tuttavia, non possono essere tenuti in vista sul banco della farmacia ma devono essere consigliati dal farmacista e non possono essere oggetto di pubblicità presso il pubblico. Il cittadino quindi ha accesso ai SOP solo attraverso il farmacista mentre agli OTC accede sia attraverso il messaggio pubblicitario che il farmacista. Il Servizio Sanitario Nazionale non si fa carico di questi farmaci il cui costo è a carico del cittadino.

La pubblicità dei farmaci OTC è consentita, ma deve rispettare una serie di condizioni, al fine di tutelare il consumatore da messaggi ingannevoli: il messaggio deve comprendere le informazioni indispensabili per un uso corretto del farmaco e un invito esplicito a «leggere attentamente le avvertenze»; non deve indurre all’autodiagnosi e quindi non deve far apparire superflua la consultazione con il medico; non deve far ritenere che il farmaco sia privo di effetti collaterali; l’efficacia del farmaco non deve essere paragonata a quella di altri trattamenti; non devono essere presentate dichiarazioni o raccomandazioni di scienziati o personaggi noti; il prodotto deve essere presentato chiaramente come “medicinale” e non deve essere equiparato a una sostanza “naturale”; il messaggio pubblicitario non può contenere rappresentazioni visive impressionanti o ingannevoli di parti del corpo alterate da malattie o da lesioni; non deve rivolgersi ai bambini

Però dal Brigham and Women’s Hospital di Boston (USA) è pervenuta la segnalazione che quando un farmaco, in precedenza soggetto a prescrizione, diventa da banco, la descrizione delle sue caratteristiche per il consumatore si modifica significativamente: le informazioni sui benefici del farmaco vengono esaltate mentre viene sottaciuta la frequenza con cui compaiono gli effetti collaterali.

Per definizione, la qualifica stessa di farmaco da banco implica un elevato grado di sicurezza in condizioni normali di utilizzo. In genere i rischi sono strettamente legati alle dosi e alla durata della terapia, oppure al sovradosaggio accidentale; un esempio particolarmente significativo è il paracetamolo, un analgesico-antifebbrile di comune impiego e normalmente ben tollerato, che in caso di sovradosaggio può essere anche letale. Per questo un consiglio esperto è sempre molto importante.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *