Dr. Alberto Di Muria (Farmacia Di Muria – Bivio Padula)
PADULA – Le malattie cardiovascolari sono estremamente diffuse: rappresentano la prima causa di morte nei paesi industrializzati, Italia compresa, e sono in aumento. Ma le malattie cardiovascolari si possono, almeno in parte, prevenire, mettendo in atto una serie di misure di tipo comportamentale o, se necessario, di tipo terapeutico.
Ma per poterlo fare dobbiamo conoscere quali sono i fattori di rischio. Questi sono stati identificati e distinti in due gruppi: i fattori modificabili e quelli non modificabili. Questi ultimi sono tre: l’età; il sesso, perché gli uomini sono notoriamente più soggetti delle donne alla patologia cardiovascolare, anche se questo poi diminuisce fortemente con la menopausa; la familiarità, perché il rischio aumenta molto se si hanno parenti di primo grado che hanno patito eventi cardiovascolari.
Possiamo però cambiare i fattori modificabili, che sono altrettanto importanti: la sedentarietà, il fumo di sigaretta, l’ipertensione arteriosa, l’obesità, l’ipercolesterolemia, l’iperglicemia.
L’eccesso di colesterolo è deleterio perché tende a depositarsi nelle pareti arteriose formando le placche. Si parla di ipercolesterolemia per valori di colesterolo nel sangue superiori a 240 mg/dl; i valori tra 200 e 239 mg/dl sono considerati borde line. Questo per il cosiddetto colesterolo totale, a sua volta costituito da: colesterolo LDL, il colesterolo “cattivo” perché è quello che genera le placche, che non deve superare i 160 mg/dl per i pazienti normali ed essere inferiore a 100 mg/dl nei pazienti con altri fattori di rischio gravi, come i diabetici o gli infartuati; colesterolo HDL, il colesterolo buono, che invece non deve essere inferiore a 40 mg/dl negli uomini e 50 mg/dl nelle donne. Oggi è semplicissimo controllare i propri valori di colesterolemia anche in farmacia, velocemente e a costo irrisorio, tramite una semplice autoanalisi.
Ancora più importante è controllare il valore della glicemia, perché si conoscono i danni e le complicanze che iperglicemia può causare sul microcircolo. Il test più semplice è la misurazione della glicemia a digiuno; se il valore supera i 126 mg/dl il diabete c’è già, se il valore è compreso tra 110 e 125 mg/dl si ha al momento uno stato pre-diabetico. Poi possiamo effettuare un altro esame molto importante che è l’emoglobina glicosilata, un indice dei valori della glicemia negli ultimi 60-90 giorni. Questi due esami, la glicemia e l’emoglobina glicosilata, possono essere effettuati velocemente in farmacia in autoanalisi.
Controllare questi parametri significa fare prevenzione, che è senza dubbio la migliore strategia da adottare per ridurre l’incidenza delle malattie cardiovascolari.