ROMA – A volte basta pochissimo per dare maggiore fiducia e speranza a chi, purtroppo, si trova in una condizione di difficoltà. Basta aprire una porta per regalare un sogno a chi, da anni, immaginava di poter realizzare un Centro di Ascolto in Basilicata che desse supporto alle famiglie che convivono con questo enorme problema. Da gennaio, infatti, prenderà vita l’intesa sottoscritta ieri mattina, presso la sede nazionale dell’Associazione Parent Project ONLUS, tra l’Associazione stessa e la Banca Monte Pruno. La Città di Potenza avrà un Centro di Ascolto per assistere le famiglie con bambini colpiti dalla distrofia di Duchenne e Becker all’interno della sede distaccata della Banca Monte Pruno a Potenza.
La Parent Project Onlus è un’associazione nata da genitori con figli affetti da distrofia muscolare Duchenne e Becker, una grave malattia genetica degenerativa che si manifesta intorno ai 2/3 anni di età, causando una progressiva perdita di funzionalità muscolare prima, respiratoria e cardiaca poi. Attualmente non esistono cure, ma un trattamento multidisciplinare che consente di migliorare le condizioni generali e le aspettative di vita dei ragazzi. Dal 1996 Parent Project è impegnata ad affiancare le famiglie, garantire loro nuove opportunità di trattamento e finanziare la ricerca.
Alla sottoscrizione sono intervenuti il Direttore Generale della Banca Monte Pruno Michele Albanese, il Presidente della Parent Project ONLUS Luca Genovese, il Preposto di Potenza Michele Landolfi, il Responsabile della Comunicazione Antonio Mastrandrea e due amici speciali della Banca Monte Pruno, coloro che hanno fatto l’impossibile per realizzare questo sogno: Raffaele Olita e Gerardo Laurenzana.
“Si tratta – ha sottolineato il Direttore Generale Michele Albanese– di una delle azioni più emozionanti che hanno caratterizzato la mia carriera. Da quando ho conosciuto Raffaele e Gerardo in me sono cambiate tante cose, ma principalmente ho capito quanto può essere forte la nostra attività di sostegno verso queste famiglie, le quali, ogni giorno, hanno qualcosa di nuovo da poter insegnare a tutti noi. Abbiamo scritto una prima pagina importante di questa storia a Roma, che segue quello che era accaduto una settimana fa a Tito. È l’inizio di un percorso, di una strada comune. Sapere che Raffaele e Gerardo si sono visti sbattere le porte in faccia da decine di istituzioni lucane per avere una sala da utilizzare per un Centro di Ascolto è veramente qualcosa su cui ognuno di noi dovrebbe fare una sana ed approfondita riflessione. La nostra Banca è anche questo e sono orgoglioso della firma di Roma perché è un primo passo verso un sogno che diventa realtà. Gli sviluppi saranno molteplici a partire dall’apertura di un bando, in collaborazione con la Parent Project ONLUS, al quale va il mio più sincero ringraziamento per l’ospitalità e il lavoro che realizzano a favore delle famiglie e dei loro bambini, per individuare a Potenza la figura di un professionista iscritto all’Ordine degli Psicologi, formarlo ed affidargli questo Centro d’Ascolto. Abbiamo realizzato qualcosa unico, ma siamo solo all’inizio e, soprattutto, anche la Banca Monte Pruno è scesa in campo per fermare la distrofia di Duchenne”.