SALERNO – Lo slogan è di qualche anno fa, ebbe successo e i suoi effetti si leggono, o meglio si vedono, ancora oggi. Bisogna dare atto al patron di Li.Ra. tv, Raffaele Budetti, di aver se non ideato almeno battezzato uno degli slogan più efficaci di tutte le campagne televisive del mondo delle televisioni a livello provinciale. E’ stato sufficiente spezzare in due quello slogan per utilizzare il resto come siparietto di una interessante rubrica all’interno del Lira/Tg; ecco come è nata “Sei protagonista” dall’antico slogan “Scegli LI.RA. e sei protagonista !!”. Una rubrica, ripeto, di tutto rispetto anche se lascia chiaramente trasparire il fatto che spesso, forse involontariamente, viene utilizzata come arma di battaglia politica e spesso anche all’insaputa del kaimano (?). Era già accaduto (ma sotto altra sigla e diverso siparietto) con l’allora assessore all’ambiente avv. Francesco Saverio D’Ambrosio (giunta Mario De Biase) che sotto i colpi incalzanti di Lira, da persona perbene qual è, si dimise; D’Ambrosio aveva un suo cervello e non stava più bene in una giunta che il kaimano intendeva sfasciare. E se questa è storia è giusto fare un balzo nella realtà di queste settimane per meglio capire come il potere della televisione può incidere anche, se non soprattutto, sulle scelte politiche. Da qualche tempo a questa parte è partita, come dicevo, all’interno del tg di Lira la rubrica “Sei protagonista”, una specie di apertura verso la realtà e le esigenze della gente comune che viene invitata a contribuire alla costruzione della stessa rubrica con l’invio di filmati al fine di rendere la città sempre più bella e più pulita nell’ottica del primo messaggio televisivo lanciato dall’attuale governatore con lo spot “Salerno fatti bella … come la mamma”. Ebbene da qualche tempo, appunto, la rubrica becca spesso l’invivibilità di alcuni punti strategici della città, tanto che ad un qualsiasi telespettatore normale viene da pensare che i bersagli dei servizi non possono essere se non due personaggi ben individuati: l’attuale assessore all’ambiente avv. Angelo Caramanno e il direttore di Salerno Pulita Giuseppe Beluto (detto Peppe). Due personaggi che, facendo parte della squadra voluta e sponsorizzata dallo stesso Vincenzo De Luca, sembravano inattaccabili fino a qualche tempo fa. E se oggi vengono indirettamente ma chiaramente attaccati potrebbe voler dire che sono caduti in disgrazia agli occhi, se non di De Luca, almeno del sindaco senza stanza Enzo Napoli; questa è la versione sussurrata nei corridoi del palazzo anche se io, da giornalista, sono più propenso a credere che “Sei protagonista” è soltanto una rubrica giornalistica libera da ogni condizionamento. Ma le voci di palazzo incalzano e i commenti sui marciapiedi si sprecano; i più velenosi attribuiscono agli autori della rubrica una cieca ubbidienza nei confronti del patron (Budetti) che a sua volta deve rispondere direttamente al kaimano (De Luca). Non ci credo e non ci crederò mai, ma la gente si esprime così; e quando certi commenti passano nell’immaginario collettivo è giunto il momento di correre ai ripari. E pur non essendo molto chiaro il vero obiettivo, la ripetizione insistente sullo scempio e degrado urbano ha fatto partire una sorta di scommessa su chi cadrà nella polvere tra i due personaggi; difatti l’immondizia per strada c’è sempre stata, anche quando il kaimano era sindaco. Provo, come ho fatto sempre, a prevedere quello che politicamente potrebbe accadere, suppongo che il personaggio maggiormente a rischio è il neo assessore avv. Angelo Caramanno.
Al contrario Peppe Beluto dovrebbe continuare tranquillamente a svolgere il suo lavoro di direttore di Salerno Pulita, innanzitutto perché lo svolge bene ed in secondo luogo perché in questi ultimi ventitre anni ha dato prova di assoluta fedeltà dopo i piccoli tentennamenti manifestati in piena tangentopoli ed è riuscito a tenere ben stretti dentro di se gli eventuali segreti. Per Angelo Caramanno il discorso è diverso; è al suo secondo mandato consiliare, la prima volta fu eletto quasi per caso ma pochi mesi fa ha dimostrato di poter fare il consigliere comunale a pieno titolo e di essere dotato e munito di un cervello proprio. Questo probabilmente dà fastidio un po’ a tutti e non soltanto al kaimano; da qui l’ordine di farlo fuori. Anche perché Angelo Caramanno ha un peccato politico originale, di essere stato sostenuto e sponsorizzato dalle famiglie Conte e Andria nelle ultime elezioni; e questa forse è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ma la storia continua e ne sapremo di più nelle prossime settimane.