SALERNO – Poco più di un mese fa sembrava un personaggio vincente, in questi giorni la sua poltrona di assessore regionale al turismo è stata messa al bando, cioè al miglior offerente, e si sprecano i nomi per la sua sostituzione: Vincenzo Maraio, Franco Picarone e Luca Cascone tra i più papabili. Nel mese di agosto vincente e ad ottobre quasi perdente, il tutto anche grazie al suo partito, l’ UdC che avrebbe scelto sul referendum una linea diversa da quella del kaimano. Parlo dell’avvocato Corrado Matera che sembrava sulla cresta dell’onda ed invece oggi deve lottare per rimanere nella giunta regionale che forse lui stesso non voleva perché, a vista, era molto rischiosa; avrebbe forse preferito una presidenza di qualche ente, ce ne sono tante che quasi si buttano. Ma tra due grandi capi come il kaimano di Salerno e il gran visir di Nusco c’è poco da fare, prendere o lasciare. Non so come andrà a finire la bagarre , non sono un mago; so per certo, però, che presto il bravo avvocato di Teggiano sarà abbandonato e lestamente scaraventato nei dimenticatoio da tutta quella stampa (regionale, provinciale e anche quella valdianese non sarà da meno) che opportunamente foraggiata lo aveva portato sugli scudi più alti della notorietà e del consenso (una notorietà che lui stesso forse non avrebbe desiderato). Nei pochi mesi di assessorato si era anche parlato degli effetti positivi che i tre incarichi di un certo prestigio conferiti a tre valdianesi (Tommaso Pellegrino alla presidenza del Parco, Corrado Matera all’assessorato regionale al turismo e Mimmo Cartolano al coordinamento PD del Vallo di Diano, con l’aggiunta della giovanissima Rosvelia Ragone nella segreteria provinciale del partito) avrebbero garantito all’intero territorio; tutte chiacchiere da bar dirette all’esaltazione personale dei personaggi al fine di garantirsi qualche prebenda o qualche contributo a fondo perduto per sagre, sfilate, feste e festini. Certo qualche errore di passaggio il bravo Corrado l’ha commesso, ma anche in questo caso per colpa di altri (leggasi il fratello presidente della Pro Loco di Teggiano che organizza quella benedetta “Alla tavola della principessa Costanza”); piccoli errori come anche quello della polemica a cielo aperto che gli è costata una contrapposizione forte e inutile con don Gianni Citro, il sacerdote manager del litorale tra Camerota e Palinuro. Don Gianni sarà pure un prete scanzonato e amante della “buona musica” ma è uno che ha, comunque, le idee molto chiare e sa come muoversi per correre ai ripari anche quando sbaglia la compilazione della richiesta di contributi da parte della Regione per il “suo meeting del mare” che calamita l’attenzione di decine di migliaia di spettatori ogni anno. Sicuramente è stato un errore scendere in polemica con il prete che ne sa una più del diavolo, anche perché alla fine il prelato ha avuto pienamente ragione e nella successiva distribuzione di “contributi a fondo perduto” è entrato a pieno titolo; anche lui per le “carnevalate estive” o quasi. Se non ricordo male qualche tempo fa gli avevo espresso la mia opinione sul kaimano e gli avevo detto che con Vincenzo De Luca non si scherza, perché è capace di evocare sarcasticamente nuovi “Pippo Baudo” (come ha fatto a Vallo della Lucania, nella riunione dei sindaci, pochi giorni fa) e di liquidare in un nanosecondo tutto quello che di buono e positivo intravede nel ruolo degli altri, soprattutto quando questo ruolo potrebbe causargli dei problemi di organizzazione e di tenuta della sua personalissima strategia politica finalizzata al potere.. Non mi ha ascoltato ed è andato al massacro volontariamente e velocemente; capisco l’ambizione per una poltrona prestigiosa come quella di assessore regionale, non troppo l’assoluto silenzio-assenso sia verso il kaimano che il gran visir. Difatti negli ambienti bene informati di Palazzo Santa Lucia si sussurra che l’assessore Matera prima è stato lanciato nel durissimo scontro con don Gianni e poi qualcuno gli ha tolto il terreno da sotto i piedi. E’ solo apparenza il fatto che Corrado Matera sia stato mandato a rappresentare la Regione Campania all’inaugurazione della fiera di Rimini (uno degli eventi fieristici più importanti d’Italia che ha registrato oltre 63.000 presenze) in cui tutta l’industria dei viaggi, nazionale e internazionale, si riunisce per contrattare, fare networking, attivare nuovi business, confrontarsi, trovare nuove idee. Qualcuno in sede locale ha anche scritto circa una supposta “grandissima considerazione che nutre nei suoi confronti il governatore Vincenzo De Luca ed in considerazione, evidentemente, anche degli ottimi risultati conseguiti, finora, dall’assessorato retto dal giovane avvocato di Teggiano”; spero di sbagliarmi ma questa missione assume tutta la veste di un viaggio premio prima della liquidazione. Cose che in politica accadono da sempre e che sempre accadranno. Ma sono i ruoli che tutti devono recitare, mi suggeriva un mio amico, quando si vogliono raggiungere determinati obiettivi politici; pazienza se poi si rischia di essere spazzati via senza una plausibile ragione.
direttore: Aldo Bianchini