SALERNO – In occasione dell’evento sismico del Centro Italia, a seguito della comunicazione di pre-allertamento finalizzata all’organizzazione e quindi alla partenza delle squadre di Architetti Volontari Agibilitatori, il Presidio dell’Ordine degli Architetti di Salerno ha provveduto a organizzare le proprie squadre, ed è stato sempre presente nelle missioni del 20, 27 settembre e 4 ottobre, con 14 volontari su un complessivo di circa 50 architetti agibilitatori appartenenti ai cinque Ordini della Campania.
Tutti gli Architetti agibilitatori dell’Ordine di Salerno hanno svolto il loro compito con estrema consapevolezza e professionalità, ed allo stato si attende il ritorno delle tre squadre partite in missione il 4 ottobre, al fine di organizzare un tavolo tecnico congiunto finalizzato a recepire tutte le impressioni e le esperienze maturate in campo e mettere a punto una comune strategia di intervento nel settore del Volontariato in caso di eventi sismici di tale portata.
Alcune squadre di architetti agibilitatori, su precise indicazioni della DICOMAC di Rieti, hanno operato in tessuti urbani caratterizzati da diverso grado di danno, ovvero alcuni in ambiti gravemente e irrimediabilmente compromessi, quali quelli ad esempio di Arquata del Tronto, altre che in ambiti urbani non immediatamente e direttamente coinvolti dall’ evento calamitoso, quali ad esempio l’abitato di Tossicia, altre squadre infine in zone delle province di L’Aquila e di Teramo, connotate da presenze architettoniche di elevatissima valenza storico- culturale, quale ad esempio il Comune di Rocca Santa Maria.
L’attività di Volontariato del Presidio dell’ Ordine degli Architetti della Provincia di Salerno continuerà comunque in base alle richieste che verranno formulate dagli Organi competenti, in uno spirito di sana e fattiva collaborazione sia con le popolazioni colpite dal sisma, che attendono certezze in merito alla valutazione dello stato di danno delle loro abitazioni, onde potervi rientrare con la dovuta serenità e tranquillità, sia con le Istituzioni centrali dello Stato, che hanno la necessità di avere un quadro chiaro e preciso dello stato di consistenza del patrimonio edilizio danneggiato, ai fini della stima del conseguente fabbisogno economico necessario per la successiva fase della ricostruzione e del recupero.
Sicuramente va dato atto che l’esperienza maturata a seguito del drammatico evento tellurico del lontano 23.11.80, occorso alle zone della provincia di Salerno e non solo – che coinvolse un territorio smisuratamente vasto nella più totale assenza di strutture istituzionali di supporto, quale l’attuale struttura di Protezione Civile, creata specificamente “ex post” – pone gli architetti salernitani in una posizione di forte consapevolezza in materia, consentendo agli stessi di fornire un servizio di Volontariato di eccellenza e di alta professionalità.
Quando accadono eventi calamitosi, ultimo dei quali il sisma del Centro Italia, oltre alla necessità di fornire il massimo supporto alle popolazioni disastrate, una volta superata la prima e triste fase dell’emergenza, necessita un supporto di tipo tecnico finalizzato alla verifica delle condizioni di stabilità del patrimonio edilizio danneggiato dall’evento calamitoso, in questo caso sismico, al fine di valutare se i cittadini temporaneamente ricoverati nelle tendopoli possano o meno rientrare nelle proprie abitazioni, ove le stesse siano ancora in condizioni di poter essere utilizzate.
La valutazione del danno subito dal patrimonio immobiliare è un’attività estremamente delicata sotto vari profili, in quanto da un lato deve garantire sicurezza e quindi serenità ai proprietari di unità immobiliari che hanno subito danni nulli ovvero lievi, e dall’altro deve fornire allo Stato un quadro quanto più preciso possibile del danno subito, al fine di programmare e reperire le necessarie risorse per fronteggiare economicamente l’ evento.
Tale attività di valutazione del danno può essere effettuata, oltre che dai tecnici della P.C. e dei VV.F., anche da tecnici che siano in possesso dei necessari requisiti di formazione specifica, ovvero che abbiano seguito i particolari corsi di formazione organizzati dalla Protezione Civile: inizialmente tali tecnici venivano definiti “formati”, attualmente vengono definiti “agibilitatori”.
Trattasi dunque di professionisti che, in attuazione delle regole del “volontariato”, hanno seguito un corso specialistico in materia, conseguendo un attestato di formazione previo esame di idoneità.
Seguendo le direttive del Consiglio Nazionale degli Architetti P.P.C., l’Ordine di Salerno ha organizzato il “Presidio Provinciale degli Architetti per la Protezione Civile”, composto da 26 architetti “formati” e quindi abilitati alla redazione delle schede AEDES inerenti la classificazione dei danni subiti dagli edifici a causa di eventi sismici, secondo il protocollo stabilito dalla Protezione Civile Nazionale.
Tale Presidio Provinciale, unitamente agli altri Presidi Provinciali della Regione Campania, ha dato luogo alla formazione del Presidio Regionale degli Architetti per la Protezione Civile.