SALERNO – Nonostante la forte crisi economica che ha colpito l’Italia negli ultimi 20 anni le famiglie italiane detengono un patrimonio valutato intorno ai 9000 Mld.
Se paragonato al debito pubblico di 2171,272 mld al 31/12/2015 si potrebbe dire che “il convento è povero ma i monaci sono ricchi”
Come poi è distribuita questa ricchezza è problema di altra natura che attiene ad una serie di fattori che andrebbero analizzati a parte.
Anche questa ricchezza delle famiglie ha contribuito a salvare l’Italia dal default finanziario del 2011.
I mercati internazionali e la speculazione non si sono fermati solo per il bazooka di Draghi( che comunque è stato fondamentale) ma hanno valutato oltre al pesante debito pubblico anche la ricchezza delle famiglie italiane
Dei circa 9000 Mld di patrimonio delle famiglie circa 7 mld sono immobili mentre oltre 3000 sono rappresentati da valori mobiliari( giacenze conti, correnti , titoli ed investimenti finanziari vari)
A parte la nota passione degli italiani per il mattone che negli ultimi tempi, sia per la forte crisi economica ( che comportato un svalutazione del valore del patrimonio molto rilevante) che per la pressione fiscale, non ha dato grandi soddisfazioni ,anche il patrimonio finanziario appare mal investito
La maggior parte dei risparmiatori continua a sottoscrivere obbligazioni bancarie ( anche subordinate dopo i noti fatti di banca Etruria), buoni postali o addirittura a mantenere il patrimonio liquido sia per la scarsa fiducia negli operatori finanziari sia per una forte carenza di cultura finanziaria individuale.
Sul piano mondiale occupiamo la 67 piazza nella classifica dell’educazione finanziaria.
L’impossibilità e l’inadeguatezza degli sportelli bancari e postali ad offrire una consulenza finanziaria a 360 gradi al singolo risparmiatore ,sia per carenza di tempo che di preparazione ed i conflitti di interesse tipici delle banche italiane nel collocamento dei prodotti di casa completano un quadro non certo esaltante.
Prestare oggi i propri soldi alle banche italiane ed allo stato anche attraverso le poste( cassa depositi e prestiti) significa investire in un’economia che da tempo non produce valore e non può remunerare gli investimenti effettuati.
Se si considera che i titoli di stato a due anni offrono un rendimento negativo, che le stesse gestioni separate polizze ramo vita non riescono ad offrire più rendimenti minimi garantiti e che lo stesso potrebbe dirsi per i mitici buoni postali che saranno pure sicuri( sempre l’Italia non fallisca come si stava verificando nel 2011) ,al danno del mancato rendimento si aggiunge la beffa di dover anche sopportare una maggiore dose di rischio visto il basso rating dello stato italiano e di conseguenza del sistema bancario nazionale.
Di fronte ad una situazione di questo tipo una domanda sorge spontanea : cosa fare per migliorare il rendimento della ricchezza finanziaria degli italiani?
Allargando l’orizzonte sull’economia globale è evidente che mentre l’Italia non cresce sul piano economico il mondo con tutti i suoi problemi cresce di circa il 3%.
Come possono fare le famiglie italiane per intercettare il valore che l’economia globale crea disponendo di un immenso patrimonio finanziario che se ben investito potrebbe rendere di più ed arricchirle anziché impoverirle?
Perché subire solo gli effetti negativi della globalizzazione in termini perdita di attività produttive tradizionali mature che hanno fatto perdere molti posti di lavoro e non sfruttare la possibilità di accedere ai mercati finanziari globali e ricercare il valore per i propri investimenti dove si crea?
Sarebbe una soluzione anche per rilanciare i consumi interni che languono per l’impossibilità del governo nazionale di diminuire la pressione fiscale sul lavoro dipendente a causa dell’alto debito pubblico.
E’ possibile per i piccoli come per grandi risparmiatori investire in tutta sicurezza nell’economia globale attraverso i migliori gestori mondiali indipendenti dei fondi comuni di investimento.
Basta imparare a conoscere questi strumenti finanziari semplici e per alcuni versi più sicuri degli investimenti classici( obbligazioni , azioni certificati di deposito ecc).che sono dotati di un documento molto semplice denominato Kiid dove è descritto da 1 a 7 il grado di rischio che l’investitore assume al contrario di quanto accade per altri strumenti finanziari molto meno trasparenti che non dichiarano preventivamente il rischio assunto dal risparmiatore.
In tale contesto la figura professionale del consulente finanziario assume un ruolo fondamentale sia per colmare il vuoto di cultura finanziaria attraverso un’azione di formazione finanziaria di base del cliente sia per aiutarlo ad effettuare scelte consapevoli partendo dall’approfondimento delle esigenze finanziare personali e famigliari.
Tranne che non si voglia fare zio paperone che vive solo per guardare il suo danaro, chi risparmia lo fa per conseguire uno specifico obiettivo: accumulare un capitale per realizzare un sogno della sua vita o per lo studio dei figli, costruirsi una pensione di scorta per far fronte alla crisi del sistema pensionistico, ecc).
Essere aiutati da un esperto per orientarsi meglio nel mondo dei prodotti finanziari di investimento è un fattore decisivo per raggiungere gli obiettivi che si sono prefissati scegliendo la soluzione adatta alle proprie esigenze.
Si tratta di individuare la soluzione più adeguata dopo aver individuato il profilo di rischio individuale( prudente , moderato, bilanciato, dinamico) e l’orizzonte temporale( 3, 5, 10 anni ed oltre per il risparmio previdenziale).
L’idea di poter fare da soli ascoltando il consiglio dell’amico o sottoscrivendo prodotti allo sportello senza conoscere esattamente cosa si sottoscrive e per quale obiettivo si investe può comportare brutte sorprese specialmente dopo l’entrata in vigore della nuova normativa sui salvataggi bancari in vigore dal 1 gennaio 2016 .
Tale normativa chiama a rispondere delle perdite della banca fallita azionisti,obbligazionisti e depositanti per la parte di importo superiore ai 100000 Euro.
I consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori hanno la competenza tecnica e la preparazione e sono in grado di offrire un’assistenza costante anche a domicilio ( in ogni momento si può conoscere il valore del proprio patrimonio ed avere tutto il tempo a disposizione per approfondire con il consulente senza fare la fila in banca).
Le banche più importanti attraverso le reti dei consulenti esterni offrono servizi di consulenza indipendente ai clienti privati .per rispettare la normativa vigente sulla trasparenza dei mercati che impone di proporre solo soluzioni adeguate al profilo di rischio ed all’orizzonte temporale del cliente e stabilisce il diritto dello stesso ad ottenere la migliore soluzione presente sul mercato fuori dal conflitto di interesse delle banchenel collocamento dei prodotti di casa.